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A giustiziare l'Inter ieri sono stati Musa Juwarae Musa Barrow. Il secondo in prestito dall'Atalanta, mentre il primo preso gratis dal Chievo e in passato vicino anche ai colori nerazzurri.
"Musa piccolo ha una storia bellissima, fatta di forza e convinzione: armi che piacciono a Sinisa. Prese il barcone, approdò a Messina il 10 giugno 2016 in una viaggio speranzoso organizzato dal nonno, venne portato a Potenza per poi diventare un giocatore della Virtus Avigliano: il tecnico Vitantonio Somma, suo tutor, lo cresce e il manager Francesco Grillo («Questa giornata la dedico alla mia famiglia, a lui e a tutti i miei cari» dice Juwara) riceve una segnalazione: Grillo stesso e Giovambattista Pastorello (due che il calcio lo conoscono da tempo) lo portano al Chievo che lo paga 50.000 euro, il Bologna lo preleva a zero un anno fa e il tutto è poi condito da due no che oggi suonano stordenti: in tre provini, sia Juventus che Inter decisero di non credere in lui", racconta La Gazzetta dello Sport
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