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La Cina limita gli investimenti all’estero, l’Europa ora parla di scudo

Il Parlamento europeo sta discutendo di protezione rispetto agli interessi strategici ed economici del Continente in riferimento ad investimenti esteri

Redazione1908

La Cina sta cercando di limitare gli investimenti all’estero delle proprie aziende, almeno quelli che non riguardano interessi prettamente legati al proprio Paese. In Europa intanto si sta lavorando su uno “scudo” che difenda gli interessi strategici del Continente. Al Parlamento Europeo di Strasburgo si è parlato in queste ore di screening degli investimenti e di sicurezza collettiva rispetto ai mercati. Un piano sarà presentato oggi e il Ministro dello Sviluppo Economico Italiano, Carlo Calenda ha parlato a proposito di “una pietra miliare nella politica commerciale dell’Unione Europea".

Nessun riferimento diretto alla Cina nei discorsi fatti in Parlamento, ma sicuramente ci si riferisce agli investitori cinesi perché sono loro che hanno il più alto volume di affari in Europa e per “la modalità di penetrazione dei mercati”, come ha spiegato il professor Cavalieri che insegna diritto dell’Asia Orientale all’Università Cà Foscari di Venezia. Gli esperti riferiscono che in Europa sia molto facile investire e per questo serve un piano per monitorare gli investimenti delle aziende straniere. Qualche anno fa si faceva un ragionamento sull’utilità degli investimenti stranieri in Italia “oggi si è tornati su posizioni protezionistiche, che sono a mio parere legittime nella misura in cui la presenza di player che giocano con regole diverse su un mercato uniforme rischia di avere seri contraccolpi sugli equilibri economici”, ha concluso Cavalieri.

(Fonte: AGI)

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