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L’ex Inter Kily Gonzales parla della sua depressione: “Ad un certo punto ho odiato il calcio”

Eva A. Provenzano

Nel club nerazzurro ha giocato per tre anni e quando è tornato in Argentina è stato costretto a smettere per infortunio

Ha giocato nell'Inter dal 2003 al 2006 poi è tornato nella sua Argentina, a Rosario, ma ha dovuto chiudere forzatamente la sua carriera per un infortunio (rottura del crociato). L'ex ala sinistra Kily Gonzalez che ora fa l'allenatore ha raccontato il suo periodo più buio: «Nel momento in cui sono stato costretto a ritirarmi sono stati anni difficili, neri. Anni in cui non potevo accettare il ritiro, come avevo lasciato la mia squadra. E' durato per quattro anni. Avevo la barba lunga, sembrava quella di un naufrago, molti giorni non volevo neanche alzarmi dal letto. Mi addormentavo alle 4 e mi svegliavo il giorno dopo a mezzogiorno, un disastro. Ho smesso di giocare e ho iniziato in automatico a lasciarmi andare, come se volessi punirmi. Adesso va molto meglio perché da allenatore sono impegnato, impegnare il tempo è un problema per un ex giocatore. Mi sono rifiutato di affidarmi ad uno psicologo, il tempo mi ha aiutato ad accettare tutto. Avevo perso autostima».

Ed è stato difficile anche per la sua famiglia: «C'è stato un momento in cui ero arrabbiato con il mondo intero, me la sono presa con chi mi era accanto. Sono arrivato ad odiare il calcio, non riuscivo neanche a guardare le partite del Rosario. Dopo tre anni mi ha dato una mano iniziare a fare boxe perché ho liberato la mia rabbia». 

(Fonte: La Nacion)