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Libero / Milan-Inter, Pioli e Inzaghi legati da un filo sottilissimo. Calhanoglu vuole…

Alessandro De Felice

Il rapporto tra Simone Inzaghi e Stefano Pioli e le possibili scelte dell'allenatore nerazzurro alla vigilia di Milan-Inter

Un 'Diavolo' dal cuore nerazzurro. Stefano Pioli ha dichiarato in passato di essere un grande tifoso di quella Inter che oggi sfiderà davanti a 57 mila spettatori a San Siro. Di fronte ci sarà un suo vecchio collega, quel Simone Inzaghi che lo sostituì sulla panchina della Lazio nell'aprile 2016, prima di intraprendere un lungo cammino sulla panchina biancoceleste:

"Milan-Inter, oltre che dare punti pesanti per la corsa scudetto ed oltre che essere la stracittadina che mette in palio la gloria, frappone anche due allenatori che sono legati da un filo sottilissimo. Inzaghi, nel 2016 subentrò proprio al collega Pioli sulla panchina della Lazio mentre Pioli, dal canto suo, ha già vissuto il derby su entrambe le panchine. Tifosissimo dell’Inter come lui stesso ha ammesso in passato, le due stracittadine vissute da nerazzurro non hanno visto né vincitori né vinti con entrambe le gare finite 2-2 nei minuti di recupero. Discorso diverso da quando siede sulla panchina del Milan. Pioli ha raccolto, in 4 incontri, tre sconfitte e una vittoria, tra l’altro l’unica dei rossoneri negli ultimi 8 derby giocati con l’Inter che, tra campionato e Coppa, conta invece 6 vittorie (1 pareggio)".

In vista della sfida, Simone Inzaghi non pensa a particolari cambi ed è pronto a rilanciare la formazione collaudata e rodata in questo avvio di stagione:

"La difesa sembrava il vero problema di quest’anno anche se, nelle ultime sfide, la sicurezza pare essere tornata quella dei tempi migliori. Davanti ad Handanovic confermato il trio Skriniar-de Vrij-Bastoni mentre a centrocampo, al fianco di Barella (fresco di rinnovo fino al 2026) e Brozovic, l’ex di turno Calhanoglu è in vantaggio su Vidal. Il turco, in estate, ha tradito la Milano rossonera passando dall’altra sponda del Naviglio e ora vuole lasciare il segno davanti ai suoi vecchi tifosi, con Inzaghi che in conferenza però, non scioglie i dubbi. L’attacco stratosferico da 28 gol in 11 partite di Serie A è la chiave per vincere il primo scontro diretto della stagione dopo i passi falsi con Atalanta, Lazio e Juventus. Il tandem Dzeko-Lautaro deve tornare a colpire perché i tre punti, non saranno decisivi, ma sono fondamentali per ricucire lo strappo".