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L’Inter ci prova, ma non scardina il muro Genoa. Ecco l’unica ragione della débacle

Ieri a Marassi il Genoa ha sfruttato le debolezze dell'Inter, ormai troppo manifeste per passare inosservate

Lorenzo Roca

Ieri a Marassi il Genoa ha sfruttato le debolezze dell'Inter, ormai troppo manifeste per passare inosservate. Come commenta il Corriere della Sera. «Gli uomini di Gasperini sono una macchina oliata, sempre veloce nello scalare e alzare le marcature sulle fasce. I

continui raddoppi danno fastidio in avvio a Brozovic e Perisic, lasciati larghi da Mancini che protegge la difesa allacciando la doppia cerniera Medel-Melo. Uscire dal gorgo dove i padroni di casa tentano di convogliare il flusso di gioco tocca a Palacio, chiamato a continui rientri. Match dai ritmi altissimi, il Genoa è muro coriaceo da sfondare e ai nerazzurri la fortuna non regala nulla. Una volta spacchettati i legacci preparati da Gasperini, l’Inter preme sugli avversari più volte vicini a collassare. Davanti però non trova gloria. Quattro occasioni nitide non concretizzate. Non si può però sempre attaccare custodendo ogni spazio. In un match all’inglese dove si corre e si mena, Mancini e Gasperini si sfidano a scacchi. Con il tecnico nerazzurro alla ricerca di una soluzione tattica per scardinare la partita.L’Inter prova a non spazientirsi, ma trova sempre con meno facilità la via della porta. E come spesso accade, chi tanto sciupa alla fine paga un conto salato».

(corsera)

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