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L’Inter non è più solo Icardi dipendente. Ora anche i centrocampisti fanno gol. L’ultimo…

Riccardo Fusato

Molte cose all'Inter, sono cambiate, da quando è arrivato Stefano Pioli

Molte cose all'Inter, sono cambiate, da quando è arrivato Stefano Pioli. Per esempio, mancava solo Geoffrey Kondogbia all'appello e sabato sera ha risposto finalmente presente. Il gol del francese, infatti, ha chiuso un cerchio che il tecnico nerazzurro aveva aperto quattro mesi fa, quando insediandosi sulla panchina dell'Inter, fra le altre cose, aveva annunciato di voler portare al tiro, e dunque in gol, altri giocatori oltre Icardi, fino a quel momento realizzatore quasi esclusivo dell'Inter: «Dovremo lavorare per far segnare gli altri, penso che tanti possano fare gol: servirà inserirsi negli spazi, voglio occupare meglio l'area avversaria con tempi migliori». Obiettivo centrato. Fino a inizio novembre, infatti, Icardi aveva segnato 10 dei 16 gol realizzati dall'Inter in campionato, seguito a distanza da Perisic (3) e dal trio Eder, Banega e Joao Mario (tutti a 1). Proprio dai centrocampisti Pioli voleva qualcosa di più e il risultato è stato raggiunto, a partire proprio dalla sua prima partita, il derby di andata terminato 2-2, nel quale si sbloccò Candreva, fino a quel momento all'asciutto in Serie A (e oggi le reti sono diventate 5) e isolato con De Boer sulla riga del fallo del laterale a sfornare cross su cross. Da allora, Icardi ha ovviamente proseguito a segnare arrivando a quota 20 in classifica marcatori, ma è passato da una percentuale del 63% dei gol totali dell'Inter, a un più equilibrato 26%. Al suo fianco sono aumentate le reti di Perisic (9 in tutto), ma soprattutto quelle dei centrocampisti: con De Boer la percentuale dei gol del reparto mediano era del 13%; con Pioli, senza contare Candreva, è salita addirittura al 33%. Kondogbia, come detto, è stato l'ultimo a sbloccarsi, ma prima di lui hanno tutti trovato la porta: Joao Mario 2, Banega 5, Brozovic 3 e Gagliardini 2. Mancherebbe ancora Medel, ma con Pioli il cileno è ormai da considerare un difensore.

(Tuttosport)