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Marani: “Inter, troppe turbolenze. E’ un club esposto. Senza Icardi pochi gol. E Nainggolan…”

Eva A. Provenzano

Il vice direttore di Skysport ha parlato del momento no della squadra di Spalletti sottolineando anche la mancanza di leader in rosa

Matteo Marani, vicedirettore di Skysport, ha parlato del momento no dell'Inter dopo la sconfitta con il Bologna e questo ha messo in evidenza: «Stanno venendo a galla i limiti fisici e psicologici della squadra. E' come se stessero diventando evidenti i limiti strutturali della squadra nerazzurra. E' un momento difficile. Si fa fatica ad uscire, a girare palla, a costruire occasioni e a segnare. In tre partite zero gol. Si fa fatica a portare la palla nella zona in cui colpire. Brozovic fa un monologo a centrocampo, parla una lingua diversa da tutti gli altri e sulle fasce non c'è grande qualità: spesso il laterale è un regista aggiunto e l'Inter non ha queste caratteristiche. Anche in attacco i laterali fanno difficoltà: Perisic è il lontano parente di quello visto al Mondiale e Candreva non è il giocatore che può far fare il salto all'Inter".

PROBLEMA ATTACCO - "Se poi non segna Icardi chi segna? Lautaro Martinez ha segnato tre gol e Nainggolan ne ha fatti due, Perisic tre e chi deve sostenere Mauro ha segnato poco. L'Inter ha segnato 16 gol in meno dell'Atalanta, 15 in meno dalla Juventus, 11 in meno del Napoli, 10 in meno sulla Roma, 8 meno della Samp e due in meno della Fiorentina. Il problema dell'Inter è un problema di gioco che si sviluppa poco e non c'è un leader che ti toglie via dai problemi nei momenti difficili".

NESSUNA RIMONTA - "Non è casuale. Non ha uomini in grado di decidere da soli, tranne Icardi, nessuno può mettersi la squadra sulle spalle, lo ha fatto Vecino con qualche giocata. L'Inter non ha tanti giocatori che hanno vinto e su questo Marotta deve ragionare per il futuro. Godin in questo è un ottimo elemento, perché si porta dietro un bagaglio di vittorie importanti". 

NAINGGOLAN- "non ha ripagato Spalletti che ha scommesso su di lui per fare un salto perché con il belga si doveva arrivare nel gruppo rispetto che lotta per la vetta. Le sue uscite dicono che questo giocatore non è soddisfatto e se il più importante giocatore preso dall'Inter non risponde, manda un messaggio negativo. Ci sono troppe turbolenze all'Inter e non aiutano tutte le cose successe: è un club esposto e ogni piccolo problema diventa un grande problema. Nonostante questo l'Inter è ancora terza in classifica: in tante notizie negative, solo una è positiva. Ma i problemi vanno risolti da qui fino alla partita col Parma". 

(Fonte: SS24)

(Fonte: SS24)