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Mauro: “Milan, Inter e Napoli si sono mostrate superiori ala Juve per valori umani”

Andrea Della Sala

Intervistato da Gazzetta, l'ex giocatore di Juve e Napoli ha parlato della Juve che chiuderà la stagione senza vincere nemmeno un trofeo:

Intervistato da La Gazzetta, l'ex giocatore di Juve e Napoli Massimo Mauro ha parlato della Juve che chiuderà la stagione senza vincere nemmeno un trofeo:

«È ovvio che il piazzamento tra le prime quattro che vale la qualificazione in Champions League non può essere sufficiente, ma per come si era messa fino a gennaio c’è quasi da essere contenti. Se l’Atalanta non avesse mollato completamente nel girone di ritorno, anche il quarto posto sarebbe stato più complicato da raggiungere e per nulla scontato».

Il tifoso bianconero sperava in qualcosa di meglio.

«Certo, stiamo parlando della Juventus. Ma Milan, Inter e Napoli hanno mostrato valori superiori. Attenzione, non mi riferisco alla qualità del gioco, che ha la sua importanza, anche se in Italia giocare bene non fa spesso rima con fare punti. Intendo, invece, valori umani da mettere sul campo: attenzione, intensità, coraggio, voglia di vincere. Poi non vanno dimenticate le cose: nell’ultimo giorno di mercato se ne è andato Cristiano Ronaldo, senza essere sostituito sino a quando a gennaio è stato preso Vlahovic. La Juve è rimasta senza goleador e quei mesi di buco hanno fatto la differenza, facendo perdere terreno in classifica da subito. E non è che si può rimontare sempre come nel 2016...».

Qualcuno potrebbe obiettare che l’allenatore più pagato della Serie A, Allegri, avrebbe dovuto fare lui la differenza...

«Max è un meraviglioso gestore e sa come si vince. Può non piacere per come giocano le sue squadre, in 80 metri di campo, arretrando quando si vuole difendere, ma non si può discutere quando si legge il suo palmares, Credo che non esista un allenatore che faccia meno errori nella gestione di un gruppo di valore. Il problema, semmai, sta nei giocatori. Infatti Allegri ha faticato anche solo a trovare una sua formazione titolare, complici i tanti infortuni. Sia chiaro, non è un alibi per certi risultati, perché la Juve con Venezia, Empoli o Sassuolo deve vincere a prescindere, ma i piani dell’allenatore si sono complicati parecchio: penso alle perdite di Chiesa o McKennie...».