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Fiorentina-Inter, Minotti: “Barella e Hakimi hanno l’argento vivo addosso. Sanchez…”

L'ex calciatore ha parlato della sfida di stasera e in particolare si è soffermato sul centrocampista italiano e sul cileno

Eva A. Provenzano

«L'Inter ha un'arma da grande squadra, il calcio piazzato. Vidal poco mobile e a sinistra Perisic non si è mai visto. Poi quando nel secondo tempo la Fiorentina si è allungata i due esterni sono stati devastanti». Lorenzo Minotti, a Skysport, ha parlato della vittoria dell'Inter sulla formazione di Prandelli. E analizzando la partita ha anche aggiunto: «La Fiorentina ha cercato di stare compatta. La difesa dell'Inter sta diventando una difesa da Conte e Handanovic si è riscattato dopo l'errore con la Juventus. I nerazzurri puntano al colpo grosso, Conte p arrivato con obiettivo preciso, ci sono tutte le condizioni per lottare il titolo fino in fondo. Il mirino è puntato alle gare contro la Lazio e contro il Milan».

-Tra Marchisio, Berti, Conte e Tardelli a chi somiglia di più Barella

Conte, ci sono tanti punti di contatto nel carattere, nel modo di interpretare le partite. Tatticamente Conte faceva la mezzala, era un assaltatore, ma sembrava giocare anche in maniera ordinata nei due di centrocampo. Barella a Cagliari ha dimostrato di poter fare il play basso, di poter giocare nel centrocampo a due e forse questo da interno, in cui svaria e crea superiorità vicino ad Hakimi, è il ruolo che gli viene meglio. È un giocatore che stupisce per età e personalità. Tra gol e assist sta avendo anche numeri importanti in avanti. 

 Getty Images

-È diffidato, secondo te giocherà contro la Lazio visto che poi c'è la partita con il Milan e giocherebbe quindi con la spada di Damocle sulla testa per un eventuale giallo? 

Barella non lo conosco personalmente ma dà l'idea di uno che giocherebbe anche le partitelle del giovedì e pure tutti i minuti. Quindi stasera ho notato un atteggiamento diverso. Ha fatto un paio di falli ed è stato molto calmo per non incappare in qualche giallo. La grande difficoltà sarà gestirsi con la Lazio perché sarà una partita più fisica, molto dura. In queste partite il derby ha un fascino importante. Potrebbe essere decisivo per il primo posto e sono partite che tutti vorrebbero giocare. 

-Davvero un limite che l'Inter sia sbilanciata sulla fascia destra? Difficilmente comunque le squadre riescono a prendere il tempo ad uno come Hakimi...

Conte ha un gioco molto codificato e a sinistra non ha fluidità perché manca ampiezza e corsa di un Vidal che è troppo stanco. A destra invece viene tutto più facile perché Hakimi e Barella hanno l'argento vivo addosso. Più stasera c'è stato anche Sanchez, un giocatore che sente pochissimo la porta però sulla trequarti è un professore, che va a ricevere e manda in area i compagni i tempi giusti. Quando c'è Lautaro l'Inter gioca sui due esterni e si appoggia sulle due punte che stanno vicine. Quando c'è Alexis, Lukaku non si vede. Ma non è un caso. Romelu teneva schiacciata la difesa e si liberava la punizione intermedia dove Sanchez andava a ricevere. Credo fosse stato preparato. Con l'ingresso di Lautaro ha toccato più palloni Lukaku. Ma nel primo tempo si è messo a disposizione della squadra e dell'allenatore soffrendo. Perché quando un attaccante non tocca un pallone soffre, ma l'Inter ha sviluppato azioni grazie a Lukaku che ha bloccato i difensori della Fiorentina. 

(Fonte: SS24)

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