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Nicolato: “Bastoni uno dei giovani cresciuto di più. Mancini non guarda l’età, ma…”

Fabio Alampi

Il ct dell'Under 21 parla della situazione del calcio giovanile italiano

Paolo Nicolato, commissario tecnico della Nazionale Under 21, ha parlato della situazione del calcio giovanile italiano in un'intervista concessa al Corriere della Sera: "Dire che gli italiani sono meno affamati degli altri mi sembra un modo per giustificare le nostre incapacità. Dobbiamo trovare gli strumenti per tirare fuori qualcosa in più da tutti. Tante volte siamo noi a distruggere le ambizioni dei ragazzi. E poi diciamo che non hanno fame".

Siamo di fronte a una svolta con questa generazione?

"Intanto siamo di fronte a un c.t. come Mancini, al quale non interessa l'età, ma la qualità dei calciatori. Dovrebbe essere così per tutti, anche nei club. Ma è un tasto dolente".

Se in Nazionale vede qualcuno che si è montato la testa, glielo fa notare?

"Cerco di ascoltare più che di parlare. E sono molto soddisfatto dell'atteggiamento che vedo. I ragazzi devono strutturarsi ancora una personalità e nel nostro calcio non è sempre facile. Gli alti e bassi dal punto di vista tecnico sono sempre più frequenti".

La crescita maggiore di questo biennio è di Zaniolo?

"Quella di Nicolò è stata notevole. Come quelle di Bastoni, Luca Pellegrini o altri. Ma la maturazione di Locatelli è stata la più repentina: se si capisce quali sono le cose importanti, si cresce in fretta".