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Obi Mikel, che guerra tra Fergie e Mou: “E’ stato surreale, ho dovuto dire no allo United”

L'ex centrocampista dei Blues ha raccontato la battaglia per il suo trasferimento in Premier

Andrea Della Sala

A distanza di 12 anni, John Obi Mikel ha raccontato l'incredibile storia dietro al suo trasferimento al Chelsea. Il centrocampista nigeriano era conteso tra United e Blues e ha scelto di giocare a Stamford Bridge, ma il suo passaggio in Premier è stato piuttosto movimentato. Queste alcune delle verità:

  • E' stato coinvolto in un'operazione alla James Bond con macchine che lo hanno portato a casa di Mourinho per una riunione segreta.
  • Lo United gli ha offerto un contratto da 1.5 milioni di sterline, anche se aveva appena lasciato la scuola.
  •   Due volte ha detto "no" a Ferguson in due incontri faccia a faccia segreti.
  •   Ha avuto un confronto diretto con il presidente della Premier League Sir Dave Richards per cercare di porre fine al conflitto.
  • Il Barcellona ha poi cercato di far saltare il suo passaggio a Stamford Bridge.
  • Queste le parole di Obi Mikel: "E' stata una cosa surreale. Ero a scuola e c'erano Chelsea e Manchester United che voleva tesserarmi. Non dimenticherò mai quel secondo incontro con Sir Alex. Avevo firmato per lo United, ma dovevo dirgli: mi dispiace, voglio giocare per il Chelsea. Piacevo a Ferguson, ma ho potuto vedere quanto arrabbiato e deluso fosse per la mia decisione. Alcune cose che mi disse mi fecero pensare di cambiare idea, ma stavo pensando ancora a José. C'erano due grandi manager che mi volevano e non sapevo cosa fare. Ferguson mi disse: Perché vuoi rifiutare lo United? E' il più grande club del mondo. Non puoi farlo, devi dire di sì". Durante il suo mese coi Red Devils: "Mi allevano con la prima squadra, Roy Keane era il mio bodyguard. Sir Alex mi chiamava Obi Wan, per il personaggio di Star Wars".

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