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Paratici a Bonucci: “Juve è degli Agnelli: vuoi che succeda il finimondo per…”

Marco Astori

La conversazione tra Bonucci e il direttore sportivo Fabio Paratici è del 2020, ma il calciatore ne parla agli investigatori il 4 aprile di quest’anno

"«Scusa Fabio, io mi fido di te ma se poi arriva un altro?». «Leo, la Juventus è quotata in Borsa, è della famiglia Agnelli. Vuoi che succeda il finimondo per due stipendi?». La conversazione tra Bonucci e il direttore sportivo Fabio Paratici è del 2020, ma il calciatore ne parla agli investigatori il 4 aprile di quest’anno, quando viene sentito a proposito della “prima manovra stipendi”". Apre così il focus odierno de La Repubblica sul caos Juventus, riportando quest'intercettazione dell'ormai ex ds bianconero e del difensore in merito alla discussione tra società e calciatori sugli stipendi.

"Il finimondo a quel punto è già scoppiato - si legge poi -, la guardia di finanza ha già perquisito gli uffici della Continassa, analizzato i conti in rosso della società e dalle conversazioni intercettate dei manager bianconeri i pm hanno avuto conferme ai loro sospetti che i bilanci siano stati truccati per arginare le perdite, almeno sulla carta, utilizzando vari stratagemmi. Una è la “manovra stipendi”, decurtazione immediata di quattro mensilità giustificata dal lockdown a fronte di una prospettiva per i giocatori di recuperarne tre spalmate in futuro, come ha spiegato ai compagni di squadra il capitano Chiellini in una chat su WhatsApp.

Poi ci sono le plusvalenze gonfiate nella compravendita di giocatori. «Dobbiamo essere aperti su tutto — si lascia andare in un messaggio Paratici con il suo braccio destro Federico Cherubini — La priorità sarà vendere in prima squadra ma allo stesso tempo prepariamo cessioni giovani. Facciamoci trovare pronti, così potremmo scegliere e non essere costretti a restare a piedi. In qualche modo faremo e arriveremo a dama... ne sono sicuro, siamo troppo bravi e troppo allenati»".