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Pioli: “Inter fortissima, ma ha punti deboli. Ibra? Pronto per giocare, ma non so quanto”

Le parole del tecnico rossonero

Marco Astori

Stefano Pioli, tecnico del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby di domani sera contro l'Inter. Queste le dichiarazioni del tecnico rossonero.

E' una partita importante o una verifica?

"Il Milan ha la propria identità e il proprio modo di stare in campo. Nel nostro lavoro gli esami non finiscono mai. E' un esame difficile, l'importante è essersi preparati bene, con il poco tempo a disposizione per entrambe le squadre. Ci sentiamo preparati".

Sperava di arrivare al derby così?

"Speravo di arrivare al derby con tre vittorie in campionato e il raggiungimento dei gironi. Sapevamo che non sarebbe stato facile. Ci arriviamo bene, così come l'Inter".

Che step rappresenterebbe battere l'Inter?

"Ci darebbe tantissimo entusiasmo e fiducia nelle nostre qualità e caratteristiche. Dobbiamo pensare a crescere, migliorare e provare ad essere ambiziosi. Tutte le partite servono per consolidare situazioni positive. E' una partita che ci vede contro un avversario forte, che ci permetterà di capire dove possiamo crescere. Nella sconfitta dello scorso derby abbiamo tratto tanto insegnamento. Abbiamo capito che possiamo giocarcela, ma che basta mollare un attimo l'intenzione per subire degli schiaffi importanti. Su quella sconfitta abbiamo costruito il nostro percorso".

Com'è stato Ibrahimovic in questi giorni e ha avuto paura di non averlo nel derby?

"L'ho ritrovato come è sempre stato con noi, sorridente, positivo, volitivo, generoso, determinato e trascinatore. Sta bene, ha avuto una sola settimana di allenamenti, ma è pronto per giocare. Non so quanto potrà avere come durata nel corso della gara".

Quando rientrerà Rebic?

"Credo che non sarà disponibile per domani e settimana prossima capiremo quando potrà rientrare. E' stato un infortunio delicato".

Come ha preparato la partita?

"Abbiamo lavorato molto su noi stessi, senza trascurare la preparazione della gara in funzione dell'avversario. L'Inter è fortissima, ma come tutti ha anche dei punti deboli".

E' d'accordo con Donnarumma che dice che il Milan ha ridotto il gap con l'Inter?

"Sono sempre d'accordo con i miei giocatori, dobbiamo dimostrarlo sul campo".

Che partita si attende domani sera?

"Dobbiamo essere lucidi domani sera, capire quando dobbiamo andare in pressione e quando temporeggiare. Rimane il nostro modo di giocare un calcio intenso e non di attesa. E' lo stesso atteggiamento che hanno loro. Sulla carta dovrebbe essere una gara spettacolare".

Su una scala da 1 a 10, quanto è cresciuto il Milan di oggi rispetto a quello del derby precedente?

"Siamo cresciuti sicuramente, per il lavoro fatto, per la conoscenza reciproca e per i risultati ottenuti. Inutile, però, pensare al passato. Ora abbiamo sicuramente un'identità più precisa e giochiamo da più tempo con questo sistema di gioco. Siamo cresciuti di livello, ma affrontiamo una squadra che è stata costruita per cercare di vincere in Italia e anche in Europa".

Cosa vi rende diversi e cosa invidia lei a Conte?

"L'invidia è un sentimento che non mi appartiene e non invidio niente a nessuno. Le differenze tra me e Conte è difficile da dire. I colleghi li conosco, ma non li conosco personalmente e non so come si approcciano ai propri giocatori. E' difficile dare dei giudizi".

Quella di Rebic è un'assenza pesante?

"Sì, perchè stiamo parlando di un giocatore che è stato determinante in tante partite, attraverso l'attacco in profondità. E' un giocatore importante, ma sicuramente ne ho tanti a disposizione".

(MilanNews)

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