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Inter, svelati i 10 portieri candidati per un posto nella Hall of Fame 2021
Si è ufficialmente aperta la fase di voto per la quarta edizione della Hall of Fame dell’Inter e come sempre i tifosi nerazzurri sono invitati a scegliere le prossime quattro leggende che entreranno nella storia del Club, uno per ruolo: portiere, difensore, centrocampista e attaccante.
Questi i 12 calciatori che sono già entrati a far parte della Hall of Fame nerazzurra:
Edizione 2018: Walter Zenga; Javier Zanetti; Lothar Matthäus; Ronaldo;
Edizione 2019: Francesco Toldo; Giacinto Facchetti; Dejan Stankovic; Giuseppe Meazza.
Edizione 2020: Julio Cesar; Giuseppe Bergomi; Esteban Cambiasso; Diego Milito.
Oggi scopriamo i 10 portieri candidati per seguire le orme di Zenga, Toldo e Julio Cesar, tutti inseriti secondo questi criteri: aver collezionato almeno 60 presenze in gare ufficiali con l'Inter; aver vinto almeno un titolo con l'Inter; aver terminato l'attività agonistica da almeno 3 anni o aver terminato l'attività agonistica e conquistato il Triplete 2010.
Ha difeso la porta nerazzurra dal 1970 al 1983 collezionando 382 presenze e il record di imbattibilità nerazzurro (686 minuti tra la quarta e l'11esima giornata della stagione '79/'80). Il suo legame con l’Inter è iniziato nelle giovanili e il passaggio in Prima Squadra è passato da un doppio esordio: nel derby con il Milan e nella ripresa della famigerata "partita della lattina" a Mönchengladbach. Con l’Inter ha vinto due scudetti ('71 e '80) e due Coppe Italia ('78 e '82).
Con la maglia nerazzurra ha giocato 89 partite vincendo lo scudetto '62-'63. Stile inconfondibile: da rivale storico, vincitore di quattro campionati con il Milan, ha difeso la porta nerazzurra a inizio anni Sessanta.
Ha collezionato 63 presenze vincendo lo Scudetto 1940, vestendo la maglia dell’Inter dalla stagione '39/'40 alla '42/'43.
Il portiere del primo Scudetto della storia dell'Inter: ha giocato in nerazzurro dal 1909 al 1925, collezionando 179 presenze conquistando il primo Tricolore e quello del 1920.
176 presenze dal 1924 al 1938 con l'Ambrosiana Inter. Esaltante tra i pali, vinse lo Scudetto 1929-1930.
Il "kamikaze" nerazzurro: spericolato e coraggioso nelle uscite e dalla personalità importante. All'Inter dal '51 al '58, nel suo palmares ci sono gli scudetti 1953 e 1954. Icona della formazione nerazzurra, rese famosa Cesenatico inventandosi una carriera post-calcio da grande imprenditore.
Arrivato all'Inter nell'estate del 1994, è riuscito nella doppia impresa di proseguire la straordinaria tradizione dei numeri 1 interisti e di entrare nel cuore dei tifosi con parate memorabili, sicurezza tra i pali e personalità. Cinque le stagioni in nerazzurro da assoluto protagonista, 234 presenze e il trionfo in Coppa Uefa nel 1998.
Riflessi, coraggio e un pizzico di follia. Tra il 1936 e il 1940, ha collezionato 115 presenze con la maglia nerazzurra e vinto da protagonista due scudetti e una Coppa Italia, sedendosi poi per una stagione sulla panchina nerazzurra. Le sue parate acrobatiche gli valsero il soprannome di “Pantera Nera”.
Pochi fronzoli e tanta sostanza. Sarti è stato un innovatore: 198 presenze e i trionfi della Grande Inter, era lui a dare il via alla famosa filastrocca che ripercorreva tutti i protagonisti: due Scudetti (1965 e 1966), due Coppe dei Campioni (1964 e 1965), due Coppe Intercontinentali.
199 presenze, dal '69 al '76. Vince lo Scudetto 1970/1971, stabilisce il record di imbattibilità (685 minuti) poi superato da Bordon.
(inter.it)
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