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Pluvalenze, Juve e Napoli deferite: rischio multa. Caso Prisma, tocca a Gravina

Eva A. Provenzano

Arrivati i deferimenti per club come quello bianconero e il Napoli. Intanto continua l'inchiesta sul reato contestato ai bianconeri di falso in bilancio

11 società deferite per il caso plusvalenze. Ieri è arrivata nelle loro sedi la comunicazione ufficiale. Tra queste squadre deferite ci sono il Napoli, la Samp, il Genoa, l'Empoli e pure la Juventus.

Contestata la violazione dell'articolo 31 comma 1 della FIGC che "punisce chi fornisce informazioni mendaci, reticenti o parziali o i comportamenti diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica".

Va subito specificato che i club rischiano solo un'ammenda. Pisa e Parma, in Serie B, rischiano la penalizzazione perché senza quelle plusvalenze non si sarebbero potute iscrivere al campionato. Sono stati inoltre deferiti ben 61 dirigenti.

Prisma

Sul fronte penale - spiega La Stampa - continua l'inchiesta del procuratore aggiunto di Torino, Gianoglio. È il titolare dell'inchiesta sul reato di falso in bilancio a carico della dirigenza della Juventus. Sarà oggi a Roma per sentire, come persona informata sui fatti, il presidente della Federcalcio, Gravina.

Le ipotesi d'accusa contestata alla Juve sono due: aver contabilizzato a bilancio i risparmi che sarebbero derivati dal differimento degli stipendi dei calciatori allo scoppio della pandemia per circa 90 mln, senza aver caricato i debiti di 67 mln da restituire in un secondo momento. Il secondo filone d'inchiesta riguarda invece le plusvalenze "che sarebbero state utilizzate per “migliorare” i bilanci in tre annualità differenti; calciatori ipervalutati – questa l’ipotesi – utilizzati in scambi di mercato alla pari con altre società tra cui quello avvenuto tra Juve e Barcello-na che ha portato Pjanic da Torino in Spagna e il centrocampista Arthur in Italia". Ieri in Procura ha testimoniato la mamma di Rabiot, che è la sua agente. Nel 2019 il calciatore è arrivato a parametro zero dal PSG e riuscì a chiudere un accordo per 7-8 mln a stagione mentre al procuratore fu riconosciuto un compenso di circa un mln di euro. 

(Fonte: La Stampa)