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Quest’Inter non molla mai: gol di Icardi ancora in zona… Inter. Maurito allontana il Milan

Andrea Della Sala

Ennesimo gol dell'Inter nei minuti finali che condanna i rossoneri a rimanere lontani dalla zona Champions

Sembrava ormai tutto deciso, Inter e Milan stavano per dividersi il bottino e derby che stava concludendosi con un deludente 0-0. Poi ci ha pensato lui, Mauro Icardi, a trasformare il cross di Vecino nell'1-0 che ha regalato stracittadina e tre punti all'Inter. Come analizza il Corriere dello Sport "Il successo dei nerazzurri è stato giusto per quello che si è visto e il fatto che sia maturato per l’ennesima volta dopo il 75’ non può essere un caso: tra poco dovranno chiamarla zona Inter visto che nei 15’ finali sono già 7 le reti in 9 giornate più altre 2 in altrettanti incontri di Champions. E’ un segnale chiaro che Icardi e compagni stanno bene fisicamente, ma soprattutto che non mollano mai. Stavolta a fare le spese del carattere interista è stato il Milan che, pur tra molte sofferenze e rinunciando a tratti a fare la gara (primo tiro nello specchio, inoffensivo, di Suso all'80'), aveva resistito per oltre 90’, fino alla zampata di Maurito che ha vanificato il sogno rossonero di blindare la difesa (adesso sono 14 gli incontri di fila in A con almeno un gol al passivo) e ha allontanato la zona Champions a 6 punti, pur con una gara da recuperare".

Ad avere in mano la gara è stata l'Inter, forse anche favorita dall'atteggiamento rinunciatario del Milan. La squadra di Gattuso ha abbassato troppo il baricentro e l'Inter ha avuto le sue occasioni fin dal primo tempo. "Donnarumma è stato graziato dal fuorigioco di Icardi (gol annullato), dal palo (girata di De Vrij) e ha detto di no al colpo di testa di Perisic. Non un assedio, ma tanta Inter. Neppure l’infortunio alla caviglia di Nainggolan (trauma distorsivo, è quasi out per Barcellona) ha frenato i padroni di casa perché Borja Valero è entrato bene e con lo spagnolo Spalletti ha avuto ancora più palleggio: l’ex viola si abbassava e Vecino aveva più facoltà per inserirsi. Così proprio l’uruguaiano ha fallito il gol dell’1-0 dopo che l’urlo di gioia di Musacchio era stato frustrato da un fuorigioco. La ripresa è iniziata con lo stesso copione, ovvero con Borja abile a lavorare in fase di pressione su Biglia e le mezzali del Milan incapaci di inserimenti: Kessie e Bonaventura hanno pensato soprattutto a non prenderle e così l’Inter ha continuato a tenere il pallone. Spalletti ha dovuto togliere anche l’acciaccato Perisic e si è giocato la carta Keita, Gattuso ha speso Cutrone per Calhanoglu, ma il giovane attaccante è rimasto sempre largo a sinistra per sgobbare in fase difensiva invece di aiutare Higuain. Un segnale di paura che l’Inter ha fiutato e per questo ci ha provato ancora, fino a quando Icardi di testa non l’ha messa dentro ed è corso ad abbracciare la moglie Wanda a bordo campo. A quel punto c’è stato spazio solo per la gioia di Spalletti e del San Siro nerazzurro", riporta il Corriere dello Sport.