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Ranieri: “Vardy? L’Arsenal paga tutto, può decidere solo lui. Italia? Somiglia a noi…”

Claudio Ranieri è tornato a parlare della sua impresa con il Leicester. A Sky, il manager italiano ha spiegato il caso Vardy ("Vogliamo tenerlo, l'Arsenal paga la clausola e solo lui può decidere: noi siamo obbligati a darlo"), prima di offrire...

Dario Di Noi

L’uomo calcistico dell’anno, per merito del magico trionfo del Leicester, sta vivendo mesi da re. Mister Claudio Ranieri, tra grandi elogi e massime onorificenze, ancora adesso è in cima alle classifiche dei talenti più celebrati. Normale che sia così dopo un trionfo del genere, su cui lo stesso tecnico si è nuovamente soffermato ai microfoni di Sky Sport 24.

Queste le sue parole: "Quando ci ho creduto veramente? Io l’ho sempre detto, i 40 punti erano l’obiettivo massimo prefissato assieme al presidente per quest’anno e pure per il prossimo. Troppo importante per noi l’obiettivo salvezza, questione di vita o di morte. Tuttavia, ho sempre pensato positivo, io penso sempre positivo e tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Ci abbiamo pensato tutti quando in 10 contro 11 ci sono voluti 95 minuti all’Arsenal per batterci. Così ci siamo detti: “Se l’Arsenal ci mette così tanto a batterci allora ci possiamo credere veramente, fino fin fondo”. C’era la paura di non farcela dopo un anno del genere, di arrivare in fondo ed essere delusi. Quando Hazard ha segnato quel gol in Chelsea-Tottenham e l’arbitro ha fischiato la fine, allora sì sono stato molto sicuro. Durante la festa non mi staccavo dal trofeo? Ho imparato da quando ho vinto la Coppa del Re in Spagna con il Valencia. Io non sapevo come funzionasse la premiazione e non sapevo di dover salire a stringere la mano al Re di Spagna. Per questo rimasi in campo a guardare i miei ragazzi alzare la coppa dal basso. Poi però mi accorsi che l’allenatore dell’Atletico Madrid, Antic, era stato il primo a salire sul palco per ritirare la medaglia. Ma come? Lui ha perso ed è salito per primo, io l’ho vinta e non l’ho presa (ride). Oggi si sono accorti tutti di me? Fa parte del nostro lavoro, per me era importante fare il massimo. So che ho fatto il massimo ovunque, nessuno dopo di me ha fatto più punti di quelli che ho fatto io. Probabilmente ho sbagliato qualche momento d’oro, la mia carriera si è sviluppata così e ne devo essere contento. Prossima stagione? Ci ho pensato fin da subito, al primo impegno in calendario il 7 agosto contro il Manchester United (per il Community Shield). So che ci aspetta un campionato difficilissimo, perchè abbiamo fatto qualcosa di irrepetibile. Dobbiamo lottare per stare dietro a 6-7 squadre migliori di noi. Mi auguro di tenere tutti i miei campioni e di riuscire ad agguantare le prime della classe. Vardy? Noi vogliamo tenerlo, l’Arsenal ha detto che paga tutta la clausola però lui ancora non ha accettato. Per cui, lui ha l’ultima parola. Se un club paga la clausola prevista nel contratto, noi non possiamo assolutamente opporci: è il giocatore a decidere. Se ci danno i soldi della clausola, noi siamo obbligati a darlo. Ci vuole coraggio per restare al Leicester quest’anno? No, ci vuole gusto, un gusto pazzesco per vedere quello che abbiamo fatto e quello che faremo. E’ un gruppo magnifico, di giocatori che si aiutano l’un con l’altro. Voglio vedere dove arriveremo col rilancio delle grandi squadre. Nazionale? Io una l’ho già guidata (la Grecia, ndr) e non mi è andata bene. Sono più un uomo da tutti i giorni. Come possiamo andare all’Europeo? Ho visto le prime partite e sono state tutte difficilissime. Anche poco fa la Spagna ha vinto a 2 minuti dal termine. Sono convinto che l’Italia farà un grosso campionato, ho sentito le parole di Conte e Buffon e mi hanno fato effetto. Non siamo i favoriti ma credo si stia formando uno spirito di gruppo che assomiglia molto a quello del Leicester. Auguro all’Italia di essere squadra vera e di lottare fino in fondo. Poi il risultato che verrà sarà solo da accettare, qualunque esso sia"

(Sky)