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Repubblica: “Inter valutata 700 milioni? Favole. Al netto dei debiti…”

Secondo il quotidiano non sarebbe una valutazione monstre, ma bisognerebbe tenere conto anche dei grossi debiti societari

Andrea Della Sala

Il futuro dell'Inter parla cinese. Thohir non è riuscito in quello che voleva e insieme a Moratti passa la mano al Suning; ormai il più è fatto, è questione di dettagli e di alcune settimane di attesa. Prima si parlava di un 20%, ora il Suning è intenzionato a prendersi la maggioranza e il 70% dell'Inter. L'ingresso del Suning chiuderà anche l'era Moratti, il colosso cinese infatti rileverà il 29,45% delle quote dell'ex presidente. Secondo gli accordo Thohir avrebbe dovuto entro novembre rilevare le quote di Moratti ma l'indonesiano non ne aveva l'intenzione e nemmeno la possibilità di poterlo fare. Di sicuro c’è che Suning effettuerà un aumento di capitale, di cui il club ha bisogno come l’aria perché altrimenti non si va avanti neppure con le spese correnti, figurarsi col calciomercato mentre è probabile che le quote di Moratti verranno liquidate in contanti. Prima della chiusura definitiva deve esserci il via libera dal governo cinese e ci vorrà l’approvazione dell’assemblea dei soci interista; ci vorrà il semaforo verde dai creditori dell’Inter, Goldman Sachs e Unicredit, i due principali creditori per circa 230 milioni. "A proposito di debiti, quelli dell’Inter ammontano a circa 400 milioni, contando anche i 184 che Thohir ha prestato al club. Al netto dei debiti, la valutazione del club, o almeno del 70% che entrerà in possesso di Suning e il relativo aumento di capitale, è intorno ai 150 milioni, quindi non si può certo parlare di valutazioni monstre intorno ai 6-700 milioni come è stato favoleggiato: si sfiorano o si superano i 600 milioni solo contando anche la situazione debitoria, che è assai pesante".

(La Repubblica)

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