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Juve, Allegri: “Inter nettamente più forte, lo sapevamo. Rammarico per…”

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Le dichiarazioni dell'allenatore della Juventus al termine della sfida contro la Roma, terminata in parità sul risultato di 1-1
Alessandro De Felice Redattore 

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il pari all'Olimpico contro la Roma, nella gara valida per il 35° turno di Serie A e terminata 1-1.

"Abbiamo rischiato di perdere una partita che non eravamo riusciti a vincere, soprattutto all'inizio del secondo tempo, dove abbiamo avuto diverse situazioni favorevoli. Poi è normale che ci sia stato il ritorno della Roma, poi abbiamo avuto un altro paio di occasioni noi. Poi negli ultimi due minuti abbiamo avuto una gestione della palla incredibile, abbiamo rischiato di perderla alla fine quando comunque mantenevamo con il pari, non riuscendo a vincerla, il vantaggio dello scontro diretto".


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C'è rammarico per il girone di ritorno? 

"Il rammarico c'è, facevo anche delle riflessioni su questo periodo dove abbiamo vinto solamente due volte, è normale che potevamo fare meglio. Però a volte il calcio è bestiale, perché ci sono dei periodi in cui le cose ti vanno bene e dei periodi in cui ti si incastrano al contrario. Sicuramente dopo la sconfitta di Milano e la partita persa in malo modo in casa con l'Udinese, lì siamo un pochino crollati. E quando perdi di vista l'obiettivo principale, anche se sapevamo che l'Inter era nettamente più forte, e hai 12 punti di vantaggio sulle inseguitrici, addirittura 14, tendi un pochino a rallentare. Poi in quel periodo abbiamo iniziato con l'espulsione di Milik con l'Empoli, a seguire quella di Vlahovic, Kean non stava bene, Chiesa non stava bene, a un certo punto Rabiot si è fermato; Adrien in questo periodo sta facendo delle partite straordinarie, ma c'è stato un periodo in cui non stava facendo bene; a Mckennie è uscita la spalla. Abbiamo avuto un po' di situazioni non favorevoli. Da un lavoro positivo, c'è stato che in quei momenti, quando rischi veramente di capitolare, perché dopo fai presto, soprattutto quando sei alla Juventus che ti arrivano tutti addosso, i ragazzi sono stati bravi a rimanere concentrati, un passettino alla volta. In questo momento abbiamo un bel vantaggio e abbiamo la possibilità sabato di chiuderla con la Salernitana. C'è il rammarico che potevamo fare sicuramente meglio, però si sono incastrate diverse cose e magari non siamo riusciti a venirne fuori un po' per mancanza di giocatori. Poi quest'anno i tre centrocampisti, Locatelli, Rabiot e McJennie hanno giocato tantissimo. Poi ad un certo punto sono mancati, soprattutto McKennie e Rabiot per infortuni, poi Rabiot ha saltato diverse partite rispetto all'anno scorso, Miretti ha fatto delle buone partite, ci è mancato Fagioli che è un ragazzo di talento, lo stesso Paul. Alla fine sono due giocatori di qualità che potevano sicuramente darci una mano".

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Sulla rosa a disposizione e le valutazioni in vista della prossima stagione:

"Ma no, questo lo farà la società in fondo alla stagione, l'importante ora è concentrarsi sulla partita di domenica, perché è veramente il match ball. Poi abbiamo la finale di Coppa Italia con l'Atalanta. Poi per quanto riguarda l'anno futuro, la società valuterà la rosa, è normale che un'ottima base della Juventus c'è, anche per caratteristiche dei singoli giocatori. Chiesa lo abbiamo avuto a fasi alterne. Poi i due... Paul anche se non era al 100%, mezzìora di Pogba dentro le partite solo la presenza faceva paura agli avversari".

Interrogato ancora sul suo futuro, Allegri ha aggiunto:

"Non lo so, dovete chiederlo alla società. Io sono concentrato sulla Salernitana e spero di tornare a Roma per la finale di Coppa con la Champions già conquistata. Sorridiamo su questa situazione: tira più la notizia sul futuro di Allegri che quello che farà la Juventus nei prossimi 15 giorni. Ormai mancano 10-15 giorni e lo sapremo. Io in modo sorridente e scherzoso ho risposto perchè è normale così. L’unico posto dove non mi domandano se resterò o no è a casa mia a Livorno, lì non mi domanda niente nessuno".

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