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Sconcerti: “Il Pallone d’Oro a Modric è arrivato tardi. Ronaldo? Può consolarsi con Einstein”

Andrea Della Sala

Il giornalista ha commentato il premio ricevuto dal centrocampista del Real Modric

Ieri sera Luka Modric ha ricevuto il Pallone d'Oro interrompendo l'egemonia di Messi e Ronaldo, rispettivamente quinto e secondo in classifica. Premio giusto? Ne ha parlato sul Corriere della Sera il giornalista Mario Sconcerti:

"Se il Pallone d’oro si dà al calciatore migliore e non a quello che ha vinto di più in stagione, perché non hanno vinto di nuovo Ronaldo o Messi, in special modo il primo che ha cambiato la sua vita e i suoi avversari portando lo stesso rendimento in una terra del non gol come l’Italia? È una bella domanda, ma ha una buona risposta: perché Modric nel suo ruolo è il migliore, come Ronaldo e Messi nel loro. La regola è rispettata. Fanno solo mestieri diversi. Che Ronaldo e Messi abbiano occupato dieci anni con la loro differenza, è la conferma che dietro di loro tutto stentava a crescere, nascevano nuove tattiche ma non nuovi giocatori. Premiare oggi Modric significa aggiungere, non cancellare. Semmai è un premio che arriva tardi. Sono anni che Modric è il miglior centrocampista del mondo. In molti sono partiti al suo fianco e sono stati quasi tutti perduti. C’è poi il bisogno di rimediare a un errore d’interpretazione che stava soffocando il premio: il gol è la cosa più importante del calcio, ma non l’unica. Conta chi para, chi difende e soprattutto chi inventa gioco. Modric lo fa. Dieci anni senza corsa, con il premio diviso sempre tra Messi e Ronaldo, stavano facendo diventare tutto un’abitudine, cancellavano la notizia. Ronaldo capirà. Gioca nella miglior squadra d’Europa, può vincere tutto un’altra volta. L’anno giusto per il sesto Pallone d’oro è il prossimo. Oggi c’era da alleggerire l’albo in un’epoca in cui il calcio è ormai dovunque in mano alle stesse squadre. Il timore di una dittatura della minoranza, di sfumature di noia, esiste. Altrimenti non inventerebbero sempre nuovi tornei internazionali proprio per i nuovi perdenti (Nations League, UEL2, restyling della Champions). Se crede, Ronaldo può consolarsi con Einstein. Ha vinto un Nobel, ma non per la relatività, la sua grande visione. Quella ai giurati sembrava più filosofia che fisica, non vollero mai premiarla. Si accorsero poi che a perderci era più il Nobel che Einstein e rimediarono tardi premiandolo per l’effetto fotoelettrico, un gioco geniale, ma rispetto al resto poco più di un gioco. Modric per Ronaldo è stato quel gioco".