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Sconcerti: “L’ora dell’Inter forse la migliore di giornata. Napoli paziente, la Juve…”

Matteo Pifferi

Le parole dell'editorialista del Corriere della Sera

Consueto editoriale di Mario Sconcerti dopo la giornata di Campionato. Ecco il commento del giornalista attraverso le colonne del Corriere della Sera:

"L'ora dell'Inter contro la Samp è stata forse la migliore di giornata, ma sono abbastanza straordinari i 10 gol in tre giorni della Juventus. Vincono comunque tutte le prime cinque, in sostanza dove conta non cambia niente, come quasi sempre succede quest'anno quando non ci sono confronti diretti. Così tutti possono interpretare in chiave personale i risultati e darsi forza. La vera sorpresa è semmai del Milan. Il Chievo era forse la squadra più in forma, veniva da sei risultati utili consecutivi, il Milan era ormai oltre il limite di una crisi tecnica. Si è visto invece un Milan che ha voluto vincere e ha giocato bene, cioè una risposta ampia, da squadra complessiva. Un risultato di gioco così netto direi che mette quasi in imbarazzo Montella perché significa che allora gli uomini ci sono, la qualità è di buon livello e quindi si può forzare la stagione. Perché ci stia riuscendo solo adesso potrebbe essere un mistero da chiarire. Non so dare una risposta chiara. Nel Milan di ieri c'era molta qualità (Suso, Calhanoglu, Rodriguez, l'eterno Biglia, Kalinic), la differenza è stata in buona parte questa. Suso è al quarto gol, punteggio da cannoniere più che fantasista. C'è naturalmente il diavolo nei dettagli milanisti. La squadra si è ritrovata come gioco e compattezza quando il suo capitano era in tribuna. È difficile dire sia una conseguenza diretta ma è altrettanto difficile pensare che sia un caso. La mancanza di saldatura tra la squadra e Bonucci era nell'aria, né si può pensare che la soluzione sia escludere il capitano. Ma è uno spunto serio di riflessione. L'altra conferma di giornata è la Lazio, la sua lucidità, la regolarità e la facilità di gioco. Il Bologna è una squadra adatta soprattutto a giocare in trasferta, ha molta organizzazione ma non qualità, preferisce viaggiare in contropiede. Più paziente che irresistibile il Napoli, macchinosa la Roma ma giustificata dal gol immediato. Alla fine si conferma la classifica di sempre, è un campionato aperto dove tutte le migliori valgono se stesse e l'avversario. Sembra niente, ma arriva dopo sei anni di dominio. Così, a ben vedere, il cambiamento è netto".

(Corriere della Sera)