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Se lo scudetto si decide in Qatar. Milan, Inter e le altre big italiane: la situazione

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Tutti i club sono pronti ad affrontare una situazione inedita: un Mondiale nel bel mezzo della stagione

Gianni Pampinella

Con un Mondiale a novembre, non sarà una stagione come le altre. Mercato, campionato, organizzazione, tutto stravolto con i club che per la prima volta dovranno affrontare una situazione mai vissuta in precedenza. "Il periodo post-Mondiale, con i migliori giocatori affaticati dal torneo - non sono escluse vacanze ad hoc, specie a chi dovesse arrivare fra le prime quattro, giocando quindi sette match - , è quello in cui a logica gli agguati delle squadre piccole dovrebbero risultare più pericolosi", sottolinea Repubblica.

"La maggiore concentrazione di “mondiali” riguarderà ovviamente i grandi club, quelli che giocano le coppe, ma anche al loro interno le differenze saranno significative. Il Milan, per esempio, a parte Tonali vedrà partire l’intero nucleo giovane che gli ha permesso il salto di qualità: Maignan, Tomori, Theo Hernandez, Leao, Saelemaekers più il nuovo acquisto De Ketelaere. Partirà anche il senegalese Ballo-Touré, mentre davanti ci sono tre giocatori, Giroud, Rebic e Origi, in attesa di giudizio da parte dei rispettivi ct. La caratteristica del gruppo milanista è che i suoi “mondiali” appartengono nella quasi totalità a nazionali molto ambiziose. Possono restare in Qatar a lungo, più o meno come gli interisti DeVrij e Dumfries (Olanda), Lautaro e Correa (Argentina), Brozovic (Croazia), Gosens (Germania), Lukaku (Belgio) e Onana (Camerun)".

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"Alla Juve, oltre ovviamente a Pogba, gli uomini da final four sono Di Maria, Rabiot e, se verrà chiamato, Alex Sandro: il traguardo di Szczesny (Polonia), Vlahovic (Serbia) e McKennie (Usa) è il tabellone a eliminazione diretta. La quarta squadra iscritta alla Champions, il Napoli, non spedirà in Qatar uomini da vittoria finale, specie se Fabian Ruiz - fuori dalla Spagna dall’Europeo - non verrà ripescato. Kim, Anguissa, Zielinski, Lozano e Olivera non appartengono alle nazionali favorite, e questo per Spalletti potrebbe rivelarsi un grande vantaggio perché il calendario dello spezzone gennaio-febbraio propone al Napoli tre scontri diretti contro Inter, Juventus e Roma. La stessa Roma manderà in Qatar Dybala, Abraham, Rui Patricio e magari anche Wijnaldum, oltre a Zalewsky e forse Vina. Gente da smazzata finale".

(Repubblica)

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