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Seedorf: “Suning non ha abbandonato l’Inter. Lusso Eriksen. Barella? Per essere il migliore…”

Alessandro De Felice

L'ex centrocampista di Inter e Milan, Clarence Seedorf, ha parlato ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport alla vigilia del derby di Milano

Il doppio ex Clarence Seedorf, ha parlato del derby di Milano alla vigilia della grande sfida tra Inter e Milan ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport. Milan da scudetto? Seedorf risponde così: "Il Milan deve sentirsi sempre da scudetto: dev’essere la normalità. Lo dicono anche gli altri campionati: nella Liga comanda l’Atletico, il Leicester sta facendo ancora quest’anno una grande stagione. Come può non essere ambizioso il Milan?".

Inter tra eliminazione nelle coppe e le vittorie su Fiorentina e Lazio: "Le grandi squadre devono essere pronte a stare dentro a tutto. Può essere un vantaggio dal punto di vista fisico, gestisci meglio il recupero dei giocatori, ma non è detto: se sei abituato a giocare ogni tre giorni, mentalmente resti sempre “acceso”. Il Bayern che di solito vince il campionato a gennaio a volte non è arrivato in fondo in Champions. L’Inter è stata seconda per tutto il campionato e ora è prima: è la foto di una squadra che ha trovato continuità di risultati per tutta la stagione".

Milan e Inter troppo “aggrappate” a Ibra e Lukaku?

"Qualità personali e rendimento: è naturale un po’ di dipendenza mentale. Ma le squadre hanno un modo di giocare consolidato e si è visto anche senza di loro, che sono il ritocco che le rende migliori. Scontro in Coppia Italia? Spero abbiano riflettuto: sono due giganti del calcio, hanno la responsabilità di promuoverlo nel modo migliore".

Il centrocampo dell'Inter

Un centrocampo con Eriksen e senza Vidal: Conte ha saputo “correggersi”?

"Essere flessibile è necessario per un allenatore esperto come Conte, in una squadra importante come l’Inter. Di Eriksen avevo detto mesi fa che serviva pazienza: a tanti giocatori importanti è stato necessario avere tempo. Certo, poter decidere di volta in volta se utilizzare uno così è un bel problema: di lusso".

Barella è già il miglior centrocampista italiano? E per Tonali le tante aspettative sono diventate troppe pressioni?

"Barella è fra quelli più in forma: per dire migliore va visto il rendimento di tutto un anno, se non di anni. Per Tonali forse le due cose hanno finito per coincidere: è molto giovane, gli serve tempo anche per trovare un proprio equilibrio".

Handanovic e Suning

L’Inter deve pensare alla successione di Handanovic?

"Io vedo Buffon giocare ancora, e bene... Le grandi squadre devono avere un secondo portiere che è un primo, ma l’età è solo un numero: finché ha motivazioni e fisicamente sta bene, l’Inter deve tenerselo stretto".

Come può vincere questo derby il Milan e come l’Inter?

"Magari decide un episodio, ma i derby si vincono mantenendo l’equilibrio emozionale, con il coraggio e la personalità che servono per imporre il proprio gioco e la propria strategia. E godendosi una partita così, essendo felici di giocarla».

Quanto le difficoltà di Suning possono limitare quello dell’Inter?

"Suning è un gruppo serio: a quanto sento vuole vendere, ma non ha abbandonato l’Inter. Altrimenti i risultati ne avrebbero risentito".

(L'intervista integrale nell'edizione cartaceo de' La Gazzetta dello Sport)