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Seedorf: “Isco non gioca? Solari non è un matto. Modric, gli auguro altri successi”

L'ex centrocampista nerazzurro ha parlato di due campioni del Real Madrid che vengono associati all'Inter e ha parlato dell'eterno binomio Ronaldo-Messi

Eva A. Provenzano

Modric e Isco sono due giocatori accostati all'Inter nel bel mezzo delle tantissime voci di mercato. Di loro ha parlato l'ex nerazzurro, Clarence Seedorf, che ha rilasciato un'intervista al quotidiano spagnolo Marca: «Cosa sta succedendo tra Isco e Solari? Dall'esterno è sempre difficile capire. Isco è sicuramente un giocatore molto importante ed è uno dei giocatori che metterei in campo se avessi l'opportunità di allenarlo. Allo stesso tempo, tutti i calciatori importanti possono attraversare momenti difficili ed è compito dell'allenatore, nell'interesse della squadra e anche del ragazzo, recuperarlo da un punto di vista mentale o fisico. Solari non è così pazzo da lasciare fuori un giocatore senza avere una ragione importante per farlo».

E a proposito di Modric come Pallone d'Oro ha detto: «Modric ha dimostrato di essere un grande calciatore nelle sue squadre, sia nel Real che nella nazionale croata. È stato coerente e ha dimostrato continuità e per come è il calcio di oggi, il premio è stato meritato. Congratulazioni a Modric, gli auguro di ottenere altri grandi risultati nella sua carriera».

A Seedorf hanno anche chiesto se pensa che il Real Madrid sia più debole senza Ronaldo: «Cristiano era considerato un re a Madrid ed era una garanzia per la squadra per i suoi gol. Se Cristiano fosse ancora al Real, la squadra avrebbe avuto più fiducia in se stessa, ma non credo che i risultati non sarebbero stati così diversi di adesso. Probabilmente l'uscita di Zidane ha avuto un impatto maggiore perché la metodologia di lavoro è stata cambiata. E chiunque lo va a sostituire ha bisogno di un grosso lavoro per avere successo immediato e superare le difficoltà iniziali. CR7 o Messi? Hanno dominato la scena del calcio mondiale, ognuno a modo loro, negli ultimi dieci anni e hanno due modi di giocare diversi, ma entrambi sono decisivi nel modo di giocare. Sono campioni straordinari».

(Fonte: marca.com)

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