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Spalletti, il terzo posto diventa una questione d’onore: a fine stagione potrà dire…

Fabio Alampi

Il tecnico dell'Inter pare destinato all'esonero anche in caso di qualificazione Champions

Il destino di Luciano Spalletti pare segnato: il tecnico di Certaldo lascerà la panchina dell'Inter a fine stagione, nonostante un contratto fino al 30 giugno 2021 e a prescindere dal piazzamento finale. L'ombra di Antonio Conte si fa sempre più concreta, ma l'attuale nerazzurro ha più di un motivo per conquistare il terzo posto. Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Luciano Spalletti, l'uomo che ha riportato l'Inter a «rivedere le stelle» dopo sei anni di assenza. Finire anche quest'anno fra i primi quattro era considerato l'obiettivo prioritario e minimo del club. Senza, l'esonero sarebbe stato quasi automatico. Ma centrarlo con ogni probabilità non basterà, ora che l'ombra di Conte sta diventando sempre più solida. Per Lucio chiudere terzo resta una questione d'onore, di orgoglio personale, di possibilità di vantare «una crescita continua». Se poi la vorranno interrompere, si adeguerà. Sull'argomento ultimamente si è espresso in termini più fatalisti («Fin quando ci sono, decido io»), ma non ha ancora alzato bandiera bianca".