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Spalletti tranquillo, non solo Icardi. L’Inter è una cooperativa del gol, nel mirino un record

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Inter vorrebbe eguagliare e migliorare il numero di marcatori, 17, ottenuti in una stagione con la Roma

La scorsa stagione è forse stata un'anomalia per Spalletti. Solitamente le sue squadre chiudono le annate con tanti gol all'attivo, ma soprattutto con tanti giocatori che riescono a trovare la via della rete. Nella passata stagione, invece, l'Inter ha chiuso con 66 reti e gran parte di queste sono state messe a segno da Icardi e Perisic. Il mercato messo in atto dai nerazzurri in estate è andato proprio in questa direzione, il tecnico voleva più gol e in queste prime tre giornate, infatti, le marcature non sono arrivate da Icardi che è ancora a secco. La presenza dell'argentino con il Parma è ancora in dubbio, Spalletti deciderà domani se rischiarlo o se preservarlo in vista della gara di Champions col Tottenham. Ora, però, Spalletti può contare su più giocatori per far male agli avversari, oltre a Maurito.

"I gol dell’Inter quest’anno sono più distribuiti, non pesano solo sull’attacco. Le 5 reti realizzate finora sono arrivate da quattro giocatori diversi: Perisic (2), Nainggolan, Candreva, De Vrij. Un’inversione di tendenza cercata soprattutto con acquisti mirati sul mercato, dove sono stati individuati giocatori con un discreto numero di gol alle spalle. Nainggolan, Politano, Keita, lo stesso De Vrij aggiungono potenziale offensivo all’Inter che tanto ha faticato la passata stagione, aggrappandosi sempre a Icardi e Perisic. Un paragone impietoso è proprio l’ultima Roma di Spalletti, quella della serie A 2016-17: Edin Dzeko arrivò a 29 centri, gli stessi di Icardi l’anno scorso, a conferma del fatto che il tecnico riesce a tirare fuori il meglio dal centravanti titolare. Il divario è nelle marcature dei centrocampisti, i quattro giallorossi di Spalletti segnarono 22 gol, mentre i quattro nerazzurri nell’ultimo campionato appena 11, la metà. L’Inter dell’anno scorso è stata costretta, anche per carenza di alternative, a presentarsi per 36 gare sempre con l’identico vestito del 4-2-3-1 e Icardi punta unica. Spalletti oggi ha potuto cambiare sistema, ha più varietà, si sta liberando dall’equivoco della dipendenza da un uomo per affidarsi alla cooperativa del gol. Insegue un suo record, riuscire a sfondare la quota dei 17 differenti realizzatori in un’unica stagione (e con lui in panchina dall’inizio alla fine) fissato nell’annata 2006-07 alla Roma. L’anno scorso nell’Inter andarono a segno soltanto in 12, la caccia ai marcatori perduti è iniziata, la cooperativa vuole allargare la sua base", si legge sul Corriere della Sera.