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Repubblica – Stadi, svelato il documento della Lega: mascherine trasparenti, 20% della capienza e…

Il quotidiano rivela le misure del documento sul contenimento del rischio epidemiologico commissionato a luglio dalla Lega

Alessandro De Felice

Il campionato è pronto a ricominciare così come era finito: niente tifosi, tamponi per i calciatori e quasi tutte le stesse facce di prima. Il quotidiano Repubblica evidenzia la crisi del calcio: "Ogni domenica senza pubblico è un colpo al cuore e al portafogli". Secondo le stime FIGC, i ricavi dal botteghino rappresentano il 9% del fatturato lordo del sistema, pari a 300 milioni.

Il Comitatotecnico scientifico non ha dato nella giornata di ieri l'autorizzazione alla riapertura degli impianti, per un graduale ritorno degli spettatori: molto dipenderà dalla curva dei contagi dopo l’avvio dell’anno scolastico. Il quotidiano spiega che il Governo ha bocciato la possibilità di aprire anche solo a mille tifosi, come chiesto dalla Juventus alla regione Piemonte e come è accaduto in alcune amichevoli.

Le speranze di rivedere i tifosi allo stadio sono rivolte a un documento sulle misure di contenimento del rischio epidemiologico commissionato a luglio dalla Lega e visionato proprio da Repubblica: "Un dossier che contiene le linee guida da adattare ai diversi impianti per declassare il rischio di esposizione al coronavirus da “medio-alto”, come prima delle misure anti-contagio, a “medio- basso”, in presenza di meno di 30 mila spettatori. La novità più rilevante è che i tifosi per tornare allo stadio dovranno indossare mascherine trasparenti in modo da garantire il riconoscimento facciale da parte delle autorità. L’accesso all’impianto prevede cinque aree di posizionamento per scaglionare gli ingressi. Ogni spettatore dovrà avere uno spazio a disposizione di 2,25 metri quadri, in modo da garantire il metro di distanziamento in ogni direzione. Poco cambia per la sanificazione degli spazi e la presenza di dispenser di liquido igienizzante, così come la rilevazione della temperatura corporea: nel caso superi i 37,5°, i lavoratori saranno accompagnati in un locale di isolamento temporaneo, il tifoso dovrà ritornare a casa. Nei punti di ristoro l’indice di affollamento viene ridotto al 50% e nelle toilette una colonnina segnapercorso regolerà la fila. L’obiettivo è raggiungere il 20% della capienza".

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