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Terraneo: “Paulinho ideale per l’Inter. Io però consiglierei…”

L’ex direttore sportivo nerazzurro Giuliano Terraneo, a TuttoMercatoWeb.com, ha raccontato i suoi pensieri in merito alle parole del presidente nerazzurro, che ieri durante il Cda si è detto pronto a mettere mano al portafogli per...

Francesco Parrone

L'ex direttore sportivo nerazzurro Giuliano Terraneo, a TuttoMercatoWeb.com, ha raccontato i suoi pensieri in merito alle parole del presidente nerazzurro, che ieri durante il Cda si è detto pronto a mettere mano al portafogli per intervenire sul mercato, qualora la squadra a gennaio si dovesse trovare in un'ottima posizione in classifica:

Terraneo, da ex dirigente nerazzurro, come legge le parole del presidente Moratti?"Nelle parole del presidente leggo il voler completare un'intelaiatura di squadra forse non completata nel mercato estivo. Penso che Moratti si riferisse all'acquisto di giocatori in grado di dare sostegno nel lungo periodo a chi come Zanetti o Cambiasso potrà avere flessioni nel corso dell'intera stagione. Questi che ho nominato sono grandissimi giocatori, ma la loro età per forza di cose li porterà a saltare delle gare. In questo, credo, deve essere completata l'Inter".

Nello specifico, quindi, dove deve rinforzarsi l'Inter?"Sugli esterni certamente, poi magari lavorerà per trovare un attaccante che possa sostituire Milito e come dicevo prima un centrocampista anche giovane che da alternare a Cambiasso".

In merito al centrocampo, il nome più ricorrente è quello di Paulinho..."Paulinho è un grandissimo giocatore, sarebbe l'ideale per il centrocampo nerazzurro. Credo che a gennaio la trattativa possa essere realmente fattibile".

Chi invece il giocatore che permetterebbe il salto di qualità?"Parlando di fantamercato il solo nome buono sarebbe quello di Neymar. Tornando sulla terra, dico che Willian dello Shaktar potrebbe proiettare l'Inter davvero l'alto".

Puntare in alto significa scudetto?"L'Inter per forza di cose deve puntare allo scudetto, a prescindere dal mercato. Ci sono degli anni in cui l'Inter parte da favorita, altri in cui inizia più dietro, ma la storia nerazzurra dice che l'Inter ha sempre l'obbligo di provarci".