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TS – L’Inter aspetta Icardi: un gol in 356 minuti non è da lui. Ma il capitano non riposa

Francesco Parrone

L'argentino rispecchia il momento negativo dell'Inter

Fino all’arrivo dei cinesi alla guida del Milan, per Mauro Icardi la sfida ai rossoneri era tabù: otto partite disputate (sette con l’Inter, una con la Sampdoria) e zero gol. Il Milan fino al 15 aprile scorso era una delle pochissime squadre a cui l’attaccante argentino non aveva ancora segnato una rete. Secondo TuttoSportda quel derby, però, arrivato proprio il giorno successivo al closing rossonero con il passaggio della società da Berlusconi a Yonghong Li, Icardi si è destato: due partite in campionato e ben 4 gol. Il primo, reso vano dal pareggio al 97’ di Zapata, gli altri tre arrivati tutti insieme nella magica serata del 15 ottobre scorso, con la terza rete segnata su rigore al 90’. Quello, però, era un Icardi in formissima. Diverso da quello che si presenterà questa sera sul manto di San Siro.

Difficile dire se Icardi sia o meno in calo di condizione, perché l’argentino si accende sempre a sprazzi durante le partite e dunque è complicato capire la sua reale forma, di certo, però, nelle ultime quattro gare il rendimento sotto porta è calato vistosamente e il pomeriggio di Reggio Emilia è lì a testimoniarlo: un rigore sbagliato e un paio di occasioni sprecate che avrebbero permesso all’Inter non soltanto, forse, di non perdere la partita, ma chissà, anche di vincerla. Ma pure in precedenza, con Juventus (quasi mai pervenuto), Pordenone (40 minuti finali, compresi i supplementari, con un palo e un gol fallito) e Udinese (gol per l’immediato 1-1 nel primo tempo e ripresa da dimenticare come per tutti i suoi compagni) le sue prove non erano state brillanti. Un gol negli ultimi 356 minuti (sono compresi anche i 51 finali di Inter-Chievo) non sono un bottino alla Icardi, ovvero quello di un attaccante che in questa annata, in 19 partite giocate, ha realizzato la bellezza di 17 reti.

Maurito ha passato la serata a cavallo fra il 24 e il 25 dicembre a casa sua in compagnia della propria famiglia e quelle di Borja Valero e Vecino. Oggi, a meno di clamorose scelte di Spalletti, sarà lui a guidare l’attacco e pazienza se sabato sera a San Siro arriverà la Lazio per una delicatissima sfida Championsin campionato.

(Fonte: Federico Masini, TuttoSport 27/12/17)