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Vieri: “Inter da 9.5, Lautaro MVP. Fallimento senza scudetto? Mai perché…”

Marco Astori

Le parole dell'ex centravanti: "Lautaro? Ha fatto il salto di qualità definitivo segnando 25 reti anche senza Lukaku a supporto"

Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, Bobo Vieri, ex centravanti di Inter e Milan, ha giudicato così la stagione delle due squadre milanesi: «Siamo lì dopotutto, in volata. Finora darei 10 al Milan e 9,5 all'Inter».

Ma senza scudetto non saremmo comunque di fronte a un piccolo fallimento in casa nerazzurra?

«Ci sarebbe sicuramente da rosicare, anche pensando alla seconda stella. Però, non parlerei mai di fallimento: ci sono due coppe in più in bacheca, oltretutto strappate alla Juve; il cammino in Champions, poi, è stato importante, impreziosito dalla vittoria di Liverpool; infine, per lunghi tratti l'Inter ha espresso un gioco decisamente divertente. Insomma, i nerazzurri sono stati competitivi ovunque. È questo che si chiede a una grande squadra: giocarsela su tutti i fronti. E l'Inter è davvero una grande squadra».

Perché i tifosi interisti possono ancora sperare nello scudetto?

«Ci sono gli occhi di tutto il mondo puntati su queste gare. Se io fossi un attaccante del Sassuolo darei l'anima per sfondare la rete rossonera e lasciare il mio segno. E lo stesso pensiero lo farei in maglia Samp, in un Meazza con 75 mila spettatori. Insomma, le motivazioni saranno altissime sia nel Sassuolo sia fra i blucerchiati. E questo campionato ha più volte sorpreso...».

Uomo copertina Inter?

«Lautaro. Ha fatto il salto di qualità definitivo segnando 25 reti anche senza Lukaku a supporto».

Parliamo di Conte: col suo Tottenham è vicinissimo al pass Champions.

«Tecnico serio, preparato, straordinario. Lui ti mette sempre nelle migliori condizioni fisiche e tattiche. Si tratterebbe di un risultato incredibile considerando la concorrenza e dove aveva preso il Tottenham. Ma non è casuale. Ha vinto con la Juventus, ha vinto con il Chelsea, per poco non sorprendeva tutti da c.t. azzurro all'Europeo del 2016. E ha poi portato a casa lo scudetto anche alla guida dell'Inter. Fantastico Antonio, grande lavoratore, uomo serio appunto».