00:23 min

ultimora

Zanetti: “Messi? La parata di Julio Cesar valse la Champions. Io e Samuel…”

Alessandro De Felice

Il racconto dell'argentino tra ricordi del fuoriclasse del Paris Saint-Germain e la doppia sfida di Champions del 2010

Javier Zanetti, ex capitano e ora vice presidente dell'Inter, ha parlato di Lionel Messi - svelando qualche retroscena - nella rubrica sui fuoriclasse su Calcio.com.

"Ho avuto il privilegio di giocare con Lio in nazionale quando lui iniziava il suo percorso. Lì si vedeva che era un giocatore che si distingueva da tutti gli altri, perché faceva delle cose che non ho visto fare a nessun altro. Grande velocità, grande dribbling, forte fisicamente. Stiamo parlando di uno dei migliori di tutti i tempi".

Sulla sfida con Maradona:

"Una domanda difficile a cui rispondere perché entrambi hanno fatto la storia del calcio. Uno la sta facendo ancora".

Cosa ricorda del sinistro di Messi? La semifinale del 2010 Barcellona-Inter:

"Io del suo sinistro ricordo ancora la parata di Julio Cesar. È stata la parata della partita, anche per la vittoria della coppa. Se avesse fatto gol, per noi sarebbe stato molto complicato. Leo è talento puro, è l'essenza del calcio. Samuel e io eravamo diffidati e se avessimo preso un cartellino giallo ci saremmo persi la finale. Messi giocava dalle nostre parti e quindi pensavamo ‘minimo una volta andrà via’. Per fortuna non è andata così, abbiamo fermato sia lui che tutto il Barcellona".

Zanetti parla anche del passaggio al PSG:

"Nessuno se lo aspettava ed è stato un momento emozionante e triste per i tifosi del Barcellona. La nuova sfida è però importante".

Messi è riuscito a coronare il sogno di vincere la Coppa America:

"Sono felicissimo che Messi abbia vinto la Copa America, aspettava questo momento da tantissimo tempo. Da capitano e leader della squadra ha alzato il trofeo in una finale storica con il Brasile al Maracanà: non poteva scegliere momento migliore".

Un messaggio anche per chi lo critica:

"Non ho mai capito chi critica Messi. Non lo devi giudicare se vince o se perde: è l'essenza del calcio e sarà sempre così. Personalità? È uno molto tranquillo, a cui piace stare con la famiglia e gli amici. È divertente quando la compagnia lo permette. E' un leader cresciuto nel tempo e che ora sta tirando fuori la sua personalità".