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Ausilio: “La panchina è di de Boer, nessun contatto con altri. Gabigol e la dirigenza…”

Piero Ausilio in conferenza stampa al termine dell'assemblea dei soci ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.

Simona Castellano

Piero Ausilio in conferenza stampa al termine dell'assemblea dei soci ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.

Queste le sue parole:

-FcInter1908.it: quanto manca affinché i tifosi vedano quanto valga investimento Gabigol? 

Un ragazzo giovane, di grande talento, sta lavorando duramente, ha bisogno di essere inserito al momento giusto nel modo più opportuno, deve lavorare ancora dal punto di vista tattico. È umile, ha voglia di crescere e migliorare, bisogna stare calmi e tranquilli. Se non gioca lui giocano Perisic, Icardi, Candreva, Palacio. Giocatori forti, nazionali, internazionali, di esperienza, arriverà presto il suo momento e quando arriverà sarà adatto in base anche alla situazione ambientale che stiamo vivendo.

-Dirigenti? 

L'allenatore è molto più tranquillo di quanto siate tutti voi. Prima di Southampton ho parlato io, basta recuperare le registrazioni, prima dell'Atalanta ho parlato io, prima del Torino ha parlato Thohir. Non è che possiamo parlare tutti i giorni e dire che la persona è confermata e gode della fiducia di tutti, non serve né alla società né a de Boer. Voi che vi occupate dell'Inter aggiornate, scrivete, abbiamo televisioni davanti ad Appiano che possono confermare, controllate quanti dirigenti entrano ed escono dal centro sportivo, ci siamo sempre io, Zanetti, Gardini, non si può pretendere che gli amministratori delegati siano ogni giorno qui. Noi ci siamo sempre. Succede solo all'Inter, vi siete abituati a questo. Non è che al Milan state a vedere quante volte entra Galliani. All'Inter siamo lì tutti i giorni, tutti i giorni parliamo con l'allenatore, tutti i giorni pranziamo con lui.

-Contatti con Fabio Capello? 

Come allenatore no. Come dirigente non posso rispondere io.

-Commento su squadra e allenatore? 

Faccio io a voi una domanda: quante partite abbiamo perso clamorosamente? Due, forse tre. E’ un’Inter che cerca di migliorare, passando anche per battute d’arresto. Ma noi vogliamo capire cosa c’è dietro il risultato, non limitandoci a dire se abbiamo perso o vinto le partite. Se fosse così se avessimo perso il 50% delle gare disputate avremmo messo in discussione l’allenatore, cosa mai fatta. Da 15 giorni ho deciso di non leggere nulla, io sorrido, a volte Crippa mi manda le prime pagine e mi tocca vederle. Noi andiamo oltre, analizziamo le partite con l’allenatore. Per me è stata più negativa la partita con il Southampton che quella con il Cagliari o con il Bologna, perse o pareggiate per una buona dose di sfortuna ed errori, ma ben giocate per 60-70 minuti dall’Inter. Dopo la partita con il Southampton abbiamo fatto considerazioni diverse insieme all'allenatore. A Bergamo, invece, è stato negativo il primo tempo poi abbiamo perso per errori legati alla stanchezza. Cerchiamo di analizzare e cerchiamo di capire come migliorare, la rosa ha qualità, l’allenatore ha idee di calcio positive e propositive. A parte rari casi l'Inter arriva a concludere in porta almeno 10/15 volte. Quella di mercoledì è stata una partita positiva, dominata e rischiava di essere chiusa in pareggio se non ci fosse stata una grande giocata di Mauro. Resta comunque una gara positiva in cui abbiamo subito solo una volta, con un errore sfortunato dei nostri ragazzi. Noi facciamo riflessioni più profonde delle vostre che vi limitate a dire che contattiamo allenatori. Sono intanto loro che si propongono, non abbiamo contattato nessuno, in tanti vorrebbero questa panchina, la panchina è di Frank de Boer. Quello che è successo lo conoscete benissimo, none era prevedibile quello che è accaduto con Mancini, abbiamo scelto de Boer e ora sosteniamo lui e quello che ha in testa e siamo convinti sia anche vincente.

(Dall'inviata di FcInter1908.it Eva A. Provenzano)