a tutto mourinho

MORALISMO DA QUATTRO SOLDI

La volpe e l’uva. Questo è il sunto tra il rapporto, oramai giunto in netto anticipo, alla crisi del settimo anno, tra la stampa italiana e l’uomo di Setubal.  Josè Mourinho in principio strappava sorrisoni a 36 denti dalla stampa...

Giovanni Montopoli

La volpe e l'uva. Questo è il sunto tra il rapporto, oramai giunto in netto anticipo, alla crisi del settimo anno, tra la stampa italiana e l'uomo di Setubal. 

Josè Mourinho in principio strappava sorrisoni a 36 denti dalla stampa “a pecoroni” come ama definirla Diego Abatantuono (“non ricordo la commedia portoghese, siamo noi italiani ad aver vinto fior di oscar con la commedia all'italiana” - appunto...come facciamo ridere noi, nessuno); dai sorrisi all'indignazione il passo è molto corto, troppo corto, talmente corto che l'unione è riuscita veramente, per la prima volta, a far la forza (pensate questo schema applicato alla politica). Oggi lo sport nazional-popolare è sparare a zero sul portoghese; l'Italia insorge dunque contro quelle dichiarazioni che vanno a ledere quei sani principi sportivi che da secoli il bel paese ha cercato di imporre in quello che molti definiscono “il gioco più bello del mondo”. “Mourinho manca di rispetto” - “Mourinho sta esagerando” - “Mourinho istiga alla violenza” - “Mourinho è troppo nervoso” - “Mourinho non ci deve dare lezioni” - “Mourinho farebbe bene a tacere” - “tutti dobbiamo abbassare i toni” - “bla bla bla bla bla bla bla”. Josè il burbero è riuscito nell'impresa di dare finalmente un'informazione unidirezionale, tutti ora dicono la medesima cosa, cambieranno le virgole, ma tutti si schierano nettamente contro il portoghese. Inutile soffermarci sul fatto che ogni volta che l'ammiraglio nerazzurro apre bocca le vendite dei quotidiani si impennano, banale rammentare quante pagine su di lui vengano scritte giorno dopo giorno, superfluo rendersi contro che senza un personaggio del genere adesso forse staremmo parlando del ritorno di Carletto Ancelotti a Milano, delle visite di Leonardo, dei sorrisi con Paolo Maldini, delle differenze tra Milan e Chelsea e quindi tra un soporifero campionato italiano contro l'adrenalinico torneo inglese. Mourinho non è un dispensatore di sorrisi, il cabaret lo lasciamo a chi lo deve fare di professione, è una persona che ama semplicemente dire quello che pensa, LIBERTA D'ESPRESSIONE; e se il suo pensiero è che sente attorno a se una strana tendenza (detto poi alla fine del derby vinto in 9) allora forse sarà il caso di fermarci a riflettere anche solo due minuti invece di abbaiare contro sentenze, che detto tra noi, sputate fuori dal regno dove si fa DEL NULLA UN'ARTE, è proprio il massimo del minimo. Questa sera ci sarà il Chelsea, in bocca al lupo mister, si ricordi che siamo, come al solito, soli contro tutto e tutti, specialmente contro quei finti PATRIOTI che fino a qualche anno fa, e magari ancora oggi, tifano per le italiane in coppa...una bella barzelletta, forse la più bella di tutte. 

«Esistono due mestieri che si possono fare con poca esperienza. Uno è la prostituzione, l'altro il giornalismo sportivo. Troppo spesso diventano la stessa cosa» (Howard Cosell)