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Inter, Calhanoglu certezza per il futuro: ora è spavaldo e continuo. Il nuovo compito…

Alessandro De Felice

La svolta del centrocampista turco: dal derby in poi Hakan Calhanoglu si è trasformato e continua ad essere decisivo

C'era una Hakan pre e ce n'è un altro post-derby. Del Calhanoglu "incerto" dell'avvio di stagione non c'è più traccia. A partire proprio dalla stracittadina e dal gol contro la sua ex squadra, il Milan, il turco è apparso più "sbarazzino, con la mente sgombra, perfino spavaldo", come sottolinea La Gazzetta dello Sport.

Quella contro il Venezia è la quarta rete in campionato con la maglia dell'Inter, lo stesso bottino raccolto nelle 33 presenze nell'ultima stagione in rossonero. Inoltre si tratta del terzo gol di fila dopo quelli contro Milan e Napoli su rigore: per la prima volta in carriera, tra Serie A e Bundesliga, gli capita una striscia così.

Calhanoglu certifica l'importanza del turco in questa Inter: "Quest’ultimo tris di reti di fila è la prova provata del nuovo status turco: Calha non è una meteora, non è la toppa messa velocemente sul buco da Marotta e Ausilio dopo il guaio di Eriksen, ma è una scelta ben ponderata, una certezza su cui costruire il futuro. L’Inter di Simone, manovriera e con ambizioni di bel gioco, passa anche dalle sue qualità balistiche".

I timori di tipo caratteriale stavano per essere confermati nei primi mesi in nerazzurro, ma Calhanoglu è riuscito a far cambiare idea ai tifosi: "Col tempo, però, il giocatore tecnico si è fatto pure continuo: dal match sentitissimo contro i rossoneri non ha praticamente sbagliato mezza partita. Adesso la palla nei piedi non scotta più, anzi il numero 20 la cerca, a volte la pretende. E a furia di giocare tra due lampadine ad alto voltaggio come Brozo e Barella, anche lui resta acceso per tutto il tempo in cui sta in campo".

Merito anche di Simone Inzaghi e a una particolare scelta: "In questa crescita verticale c’è anche il nuovo compito assegnato solennemente da Inzaghi prima di Inter-Napoli: Calha è il rigorista designato, con buona pace di Lautaro che ieri, nel recupero, ha tirato dal dischetto e cancellato l’errore contro il Milan solo perché il turco era già uscito".

Il gol da fuori resta il marchio di fabbrica di Hakan Calhanoglu, che scala una particolare classifica: "Dal 2013-14 Calhanoglu è il primo degli umani in questa specialità. Escludendo Messi e i suoi 61 gol alieni da fuori, Hakan con quello di ieri è arrivato a 26: ha raggiunto proprio Eriksen, l’uomo che ha dovuto sostituire di gran fretta d’estate. Gli sono addirittura bastate 14 giornate di campionato per arrampicarsi oltre il danese che in tutto il campionato 2020-21 aveva segnato solo tre volte".