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Dzeko, il lavoro paga: altro gol decisivo. È il faro che illumina la via scudetto

Dzeko, il lavoro paga: altro gol decisivo. È il faro che illumina la via scudetto - immagine 1

L'attaccante dell'Inter è risultato ancora importante nella gara di Napoli e Inzaghi punterà su di lui contro il Liverpool

Andrea Della Sala

Dopo un brutto primo tempo in casa del Napoli, l'Inter si è riscattata nella ripresa e ha trovato il pari grazie al solito Dzeko. L'attaccante c'è sempre quando c'è bisogno, soprattutto nelle sfide importanti.

"La luce è Edin. E chi altro? Chi, se non quello che da ragazzino chiamavano “kloc”, il lampione?  Dzeko il lampione ha illuminato la via dello scudetto, come quel fascio luminoso che tieni con cura vicino al comodino quando è notte fonda e ti senti smarrito, perché il sonno si è interrotto. L’Inter si era rotta, se proprio le due parole vogliamo spezzarle. Un primo tempo che si giocava al Maradona ma sembrava tanto San Siro, con gli uomini di Inzaghi e Farris ancora in balia dell’ultimo quarto d’ora del derby. Tac, nell’intervallo poi è suonata la sveglia. E poi allunghi una mano, o forse un cross, capisci che la luce è lì vicina e tutto, puf, torna come prima. Dzeko è il lampione scudetto, nei grandi appuntamenti lo trovi sempre, difficile che ti dia buca. La rete segnata al Napoli è simbolica come poche altre. Perché dentro il match scudetto, certo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

Dzeko, il lavoro paga: altro gol decisivo. È il faro che illumina la via scudetto- immagine 2

"Edin sta bene, oggi più che mai. Ha superato il periodo di appannamento, è la terza partita del 2022 in cui incide pesantemente sul risultato, dopo quelle di San Siro prima contro il Venezia e poi contro la Roma in Coppa Italia. Ed è frutto del lavoro extra campo che fa quotidianamente ad Appiano. Al Maradona s’è divertito a duellare con Koulibaly. È uno stadio che gli porta bene, è il quinto gol che segna da queste parti, l’ultimo lo aveva realizzato nel marzo 2018. E proprio quest’ultimo, più di altri, ha un sapore scudetto. Davanti al naso ha pure una rivincita Champions da prendersi. Contro quel Liverpool che nel 2018 gli negò la gioia di una finale con la Roma. Occhio, Edin fa come il vino: passano gli anni, invecchia e migliora. L’Inter ha deciso di gustarselo quando per gli altri pareva non esser più degno di accompagnare un pasto di livello. Altro che storie: Klopp lo guarderà con preoccupazione, Inzaghi invece gli chiederà di rendere possibile l’impossibile", aggiunge il quotidiano.

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