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ESCLUSIVA Cucchi: “Inter, in Italia nessuno come Pioli. Rizzoli? Vi spiego il problema…”

Daniele Vitiello

Ai nostri microfoni, il famoso radiocronista racconta la sua carriera e torna sulle polemiche di Juve-Inter

Appunti e statistiche riposti con cura in borsa. Arrivo allo stadio previsto per le 13 circa, il tempo di mangiare qualcosina e conversare con i colleghi, prima di salire in tribuna stampa. Solita postazione, cuffie alle orecchie, microfono acceso e via al primo collegamento, guidato da una dose di adrenalina che supera di gran lunga quella abituale. Perché Inter-Empoli non può essere una partita come le altre per Riccardo Cucchi, alla sua ultima radiocronaca per 'Tutto il calcio minuto per minuto', intervenuto in esclusiva ai microfoni di FCINTER1908.IT“Su questo ha perfettamente ragione, non sarà come le altre, anche se io vorrei trattarla proprio in quel modo. Il fine è quello di evitare di eccedere involontariamente in forme d’emozione che devono essere sempre in qualche modo contenute. Il radiocronista è un intermediario e le emozioni devono essere collegate all’evento, non a chi lo racconta. Spero di non sembrare freddo e distaccato nel raccontare questo punto di vista”.

C’è una radiocronaca che le è rimasta dentro più delle altre?

“La finale di Berlino e non potrei risponderle diversamente. Quale giornalista sportivo non vorrebbe vivere un evento del genere. Prima di me solo Carosio, per due volte e Ameri per una volta, hanno potuto gridare «campioni del mondo»”.

Che idea si è fatto dell’arbitraggio di Rizzoli?

“Mi faccia dire come prima cosa che Pioli ha intrapreso un cammino importantissimo per l’Inter, soprattutto in vista del futuro. Ha dato una fisionomia di gioco che prima era mancata. Adesso c’è una squadra e con il tempo acquisisce sempre maggiore personalità. Pioli è un buon allenatore, possiede grande saggezza per trattare il materiale tecnico a propria disposizione. Tornando alla gara contro la Juve, di sicuro c’è della ruggine del residuo per quanto accaduto in quella gara, ma sappiamo tutti che nel calcio è proprio in questi momenti di difficoltà psicologica che la squadra deve recuperare energie e risorse. L’Inter deve avere come unico obiettivo quello di vincere contro l’Empoli”

Che idea si è fatto su tutte le polemiche generatesi al fischio finale?

“Purtroppo il nostro calcio, oltre che di campo, vive anche di una verve polemica superiore a quella che c’è in ogni altro ambito europeo. Si può anche parlare di errori arbitrali, come ci possono essere elementi di discussione, ma il problema è che in Italia gli errori si trasformano in retro-pensieri che hanno radici profonde in un passato lontano, ma purtroppo ancora presente. C’è bisogno di maggiore serenità. L’errore arbitrale è dietro l’angolo e ogni forma di isterismo non aiuta. Chi subisce torti è in diritto di chiedere spiegazioni nelle sedi opportune, ma mantenendo il profilo giusto per non esasperare gli animi.

Crede che l’Inter possa ancora recuperare posizioni in classifica?

Credo di si, anche se Napoli e Roma hanno qualcosa in più. L’Inter è in risalita e sta recuperando, la serie di vittorie consecutive ha dimostrato questa crescita, che io credo possa continuare e addirittura incrementarsi, soprattutto nel valore del gioco. Perché l’Inter può giocare ancora meglio, ma deve continuare a crederci perché nel calcio può accadere di tutto”.

Quale nome farebbe all’Inter per il prossimo mercato?

“Credo che l’Inter abbia in questo momento un gruppo di calciatori di alto spessore e quello che sta facendo Pioli conferma questa mia impressione. L’Inter è già una buona squadra, Icardi è tra gli attaccanti più forti d’Europa, forse è troppo solo, alle sue spalle non ci sono attaccanti dello stesso valore. Ecco, qualcuno oltre Icardi va preso. Per quanto riguarda il centrocampo, credo che non abbiamo ancora capito Kondogbia, ma il suo valore tecnico è enorme. Lo stesso vale per Joao Mario. E non dimentichiamoci di Handanovic, tra i migliori portieri al mondo. Io partirei da questo presupposto: l’Inter ha una bella struttura su cui poter lavorare, poi certamente ci si può rinforzare, ma a fronte di grandi investimenti economici che possano garantire di portare in Italia giocatori di grande valore. Lo spero per l’Inter e per i suoi tifosi”

Crede che l’Inter riconfermerà Pioli sulla panchina?

“Personalmente penso di sì. Ha dimostrato di aver cambiato marcia, adesso l’Inter è lì, a ridosso delle prime, e sappiamo tutti dov’era prima. Il tecnico emiliano ha dimostrato il suo valore e sulla piazza italiana non c’è di meglio a cui poter ambire. Certo, all’estero ci sono grandi allenatori, ma siamo sempre lì, è una questione di bilanci e budget. Però non dobbiamo dimenticare che all’estero i tecnici italiani stanno dimostrando quanto sia importante il valore di un allenatore e i nostri sono mediamente più preparati di quelli stranieri”.