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Conte: “Delusione Champions c’ha cambiato. La storia dell’Inter parla e noi dobbiamo…”

Daniele Vitiello

Il tecnico nerazzurro si è espresso ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria netta sul Genoa

L'Inter vince ancora e tenta la fuga in classifica. Dopo il 3-0 al Genoa, Antonio Conte ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: "Abbiamo giocato contro una squadra che è in ottimo stato di forma e nell'ultimo periodo aveva fatto appena un punto in meno rispetto a noi. C'è stato il giusto approccio, la giusta voglia e determinazione. Non abbiamo concesso nulla, Perin ha salvato diverse situazioni importanti.

Siamo contenti perché il lavoro sta pagando. Aveva già pagato l'anno scorso, ma questa squadra crede nei propri mezzi e sta crescendo nel collettivo, soprattutto nella fase di non possesso. Sappiamo benissimo che mancano 14 partite, come ho detto dopo il Milan voglio aspettare anche la partita con il Parma, che come oggi sembra abbordabile. Noi dobbiamo dare dimostrazione di non avere le antenne dritte soltanto con la squadra importante, ma sempre da qui alla fine se vogliamo regalare una bella soddisfazione al popolo nerazzurro".

La ferocia di oggi nasce dal patto scudetto siglato dopo l'uscita dalla Champions?

"Non c'è stato alcun patto, assolutamente. Inevitabile che quando sei all'Inter devi avere l'ambizione di giocare sempre per vincere, al di là dei periodi, ma la storia del club parla chiaro. Sono anni che l'Inter non vince. L'anno scorso siamo andati molto vicini al mio primo anno e quest'anno la delusione di essere usciti immeritatamente dalla Champions ci ha portato ad una introspezione e a capire che bisognava alzare il livello di tutti quanti noi per cercare di essere più competitivi. Se fossimo in Champions adesso ce la potremmo giocare".

L'anno scorso a questo punto eravate a -4 dalla Juventus, ora a +10.

"Negli anni precedenti il gap dalla Juventus era di più di 20 punti. Già l'anno scorso quindi c'era stato un enorme passo avanti e quest'anno abbiamo continuato. Il competitor da vedere è chi vince, deve rappresentare il nostro parametro e a che punto. Stiamo facendo qualcosa di bello e importante, ma mancano 14 partite. Bisogna continuare, sapendo che la squadra è cresciuta e si è creata una bella sinergia tra noi".

I problemi societari vi hanno unito ancora di più?

"Quando sei all'Inter devi concentrarti sul campo. Io devo incidere su quello che è nelle mie facoltà, lo stesso vale per i calciatori. Inutile perdere energie sulle altre cose. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo determinare, non su altro".

Turnover col Parma?

"Sono quattro giorni, c'è tutto il tempo per recuperare. Noi dobbiamo pensare partita per partita. Abbiamo grandissimo rispetto per il Parma, allenato da un mio amico. Metteremo in campo la partita migliore".

Guarderà Roma-Milan?

"Sì. Il calcio è la mia passione e vedrò questa bella partita"