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Gds – Inter, così è sfumato il primato. C’è un paradosso complicato da risolvere per Conte

Gianni Pampinella

Oltre un terzo dei 30 gol presi è figlio di errori grossolani

Dalla gara contro il Sassuolo, l'inter ha ritrovato una certa solidità difensiva che all'inizio della stagione era mancata. Merito delle scelte tattiche di Conte di arretrare il baricentro e del terzetto difensivo composta da Skriniar, de Vrij e Bastoni. Ma nelle prime due partite del 2021, la retroguardia nerazzurra ha subito 4 gol. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, delle 30 reti incassate fin qui dall’Inter tra campionato e Champions, almeno 11 sono figlie di errori grossolani. "Oltre un terzo del totale, dato che allarma e che chiama in causa l’attenzione del singolo, ancor prima che gli equilibri di squadra".

"L’ultimo regalo agli avversari è stato di Barella, nel fallo di mano del rigore concesso alla Sampdoria. Chiamasi ingenuità, che ha finito per spaccare la partita: fin lì, l’Inter a Marassi era quasi in controllo. L’elenco è lungo, tiene dentro Vidal. E ancora: Kolarov che abbatte Ibrahimovic senza motivo nel derby, l’accoppiata Perisic-Handanovic che rialza la Lazio all’Olimpico, ancora Barella che manda davanti dal dischetto il Real, Hakimi che serve Benzema, Handanovic che rimette in pista il Verona", si legge sul quotidiano.

"Paradossalmente, questa è storia ancor più complicata da risolvere per Conte, i «regali» ti lasciano dentro un senso di impotenza. Perché sugli equilibri di squadra puoi intervenire, magari rinunciando al trequartista e tornando stabilmente al caro vecchio e affidabile 3-5-2. Così è stato, in effetti. Prima del nuovo calo del 2021, l’Inter aveva ricominciato a subire poco: quattro reti nelle ultime sei giornate del 2020, una proiezione persino migliore rispetto ai 36 gol subiti la scorsa stagione, dato che fece dei nerazzurri la miglior difesa della Serie A. E Conte sugli errori dei singoli non può far altro che far appello alla concentrazione, richiamando tutti all’importanza di ogni singola giocata". 

(Gazzetta dello Sport)