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ESCLUSIVA Serena: “Ibra-Lukaku? Ho avuto scontri così. Dzeko pericolo per Lautaro. Suning…”

Gianni Pampinella

FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva l'ex attaccante nerazzurro: "Per Eriksen siamo al punto di partenza, Lautaro ha ritrovato autostima"

L'Inter risponde alle vittorie di Milan e Juventus con un convincente 4-0 ai danni del Benevento. La squadra contro la squadra di Inzaghi poteva rappresentare la classica trappola della provinciale, invece gli uomini di Conte sono scesi in campo con il piglio giusto. L'aspetto più importante che è emerso dalla sfida contro i campani, è che Conte è riuscito a coinvolgere tutti. "Bisogna sempre essere concentrati perché a volte si possono complicare le cose", dice Aldo Serena ai microfoni di FcInter1908. "Conte e tutta la squadra non hanno sottovalutato la cosa, anzi l'hanno presa con la giusta concentrazione. Pur con qualche cambio la squadra ha sviluppato una buona mole di gioco".

Per l'ex attaccante nerazzurro la nota più rappresentativa è "la conferma che Eriksen, pur agevolato da una marcatura non asfissiante, ha fatto bene in quel ruolo. Quindi è un punto di partenza, Conte penso che adesso possa valutare lì l'alternativa a Brozovic con Eriksen". Non solo il danese, anche Ranocchia e Gagliardini sono stati protagonisti di una buona prova: "Ranocchia si è ritagliato uno spazio suo, è uno molto professionale che non ha particolari esigenze. Sa che che quando sarà chiamato in causa dovrà farsi trovare pronto. Giocatori così come Ranocchia e Gagliardini, hanno quelle modalità di approccio e professionalità. C'è sempre bisogno di giocatori così".

"Dopo qualche gara a secco, Lukaku e Lautaro si sono sbloccati. Quando sono in forma sono una coppia devastante

"Hanno dimostrato in questo anno e mezzo che le dinamiche offensive che vuole Conte, possono interpretarle benissimo. Hanno tutte le capacità per sfruttare tutte le costruzioni di gioco della squadra. Magari giocando ogni tre giorni la forma non può essere sempre al 100%. Ieri Lukaku ha fatto due gol, ma forse non ha fatto la sua miglior partita sotto il profilo dinamico e del coinvolgimento. Però in area di rigore è stato trovato e l'ha messa dentro. Lautaro era da sei partite che non faceva gol e quando è così tanto per un attaccante, inizia a essere un peso. Credo il gol gli abbia dato convinzione e autostima, si è visto subito dopo come rincorreva gli avversari. Il gol per l'attaccante è un toccasana. Un attaccante lo sa che un minimo di reti le deve fare".

"Si parla ancora della lite Ibra-Lukaku. Si può dire che hanno sbagliato entrambi?

"È tutto più amplificato dal fatto che con il silenzio in campo, senza i tifosi, le parole hanno un peso e una rilevanza enorme rispetto a prima. Adesso i calciatori devono avere un autocontrollo ulteriore, molto rigido. Lukaku ha reagito in maniera veemente a un fallo di Romagnoli. Sinceramente a me quando le squadre fanno quadrato e aiutano un compagno in difficoltà o quando ha subito un torto, dà il senso di appartenenza, dà il senso del gruppo. È un segnale che se fossi l'allenatore lo interpreterei in due modi. Sono cose che non dovrebbero essere fatte, ma se la squadra è così compatta attorno a chi è in difficoltà, è una nota positiva. Mi è sembrato che entrambe le squadre si siano raggruppate tutte a difesa del proprio compagno. Se io fossi un allenatore non mi dispiacerebbe questo, naturalmente le modalità e i toni vanno condannati".

"Lei ha giocato tante partite importante, le è mai capitato di litigare così con un avversario?

"Sì, magari non in maniera così prolungata. Io ho avuto magari screzi più corti, ma verbalmente altrettanto decisi come quello".

"Qualcuno ha paragonato questa Inter a quella dei record del Trap. Lei vede delle analogie?

"Conte ha modificato il suo modo di giocare dall'anno scorso a quest'anno. Meno pressione alta,  più attenzione nella gestione delle energie. Non la comparerei a quella di Trapattoni perché era una guida diversa. Trapattoni era più elastico rispetto a Conte che ha un modulo ben preciso, ha dei dettami rigidi. Con Trapattoni c'era un po' più di libertà".

Forse Barella è uno di quei giocatori che poteva giocare in quella squadra...

"Barella è un giocatore che ha una energia, una personalità, tecnica, dinamicità, è un giocatore completo. Poi ci sono altri giocatori che sono dei prospetti per il futuro di altissimo livello e io dico Hakimi che ha una velocità supersonica. Nel calcio moderno avere esterni questa intraprendenza è importante. È un ragazzo ancora molto giovane e quindi può imparare tanto. Anche Bastoni è cresciuto enormemente, fa parte di quella categoria di difensori moderni che san giocare la palla, dialogano, poi ha fisicità. L'Inter per il futuro può appoggiarsi su questi ragazzi che sono molto interessanti".

Suning è pronta a cedere l'Inter

"Anche in Cina hanno avuto i loro cambiamenti, sappiamo come il governo possa indirizzare le aziende in un modo o nell'altro. Penso che il brand Inter sia mondiale, che ha un valore ed è anche tutto il calcio ha un valore che adesso non viene considerato. Ma quando finirà tutto, sono convinto che gli equilibri torneranno a essere quelli, la gente tornerà ad appassionarsi. Il calcio tocca le emozioni della gente".

"Lo scambio Dzeko-Sanchez sembra ormai saltato. Lei lo avrebbe fatto?

"Dzeko è un giocatore fortissimo anche se non è più un ragazzino. Però se l'Inter avesse da qui a giugno un calendario fittissimo... Ma non avendo la coppa creare dei dubbi a Lautaro in questo momento sarebbe stato pericoloso. È un ragazzo ancora giovane che si sta esprimendo bene, in coppia con Lukaku si cercano, c'è grande cooperazione. La presenza di Dzeko avrebbe messo in discussione alcune certezze che per un ragazzo giovane è meglio ogni tanto sbagliare che metterlo in crisi. Non discuto le qualità di Dzeko. Poi Lautaro è un investimento enorme per l'Inter, Dzeko sarebbe stato al massimo per sei mesi o un anno e mezzo".

Lotta scudetto

"È una bella lotta. Non lascio fuori la Juventus anche se è un po' più attardata rispetto a Milan e Inter. Sarà appassionante da qui alla fine".