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Inter-Milan derby trappola. Skriniar, con la Curva al 100%: sbagliato fischiarlo perché…

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: dalle insidie di un derby trappola fino al caso Skriniar, con il comunicato della Curva Nord

Il derby di domenica non avrà la valenza di uno scontro scudetto, servirà solo per la supremazia cittadina e difendere il posto Champions. Ben altro rispetto alle attese estive. Eppure è un appuntamento da non sbagliare per nessun motivo.

Va da sé che si azzera tutto il percorso di avvicinamento, la crisi del Milan di quest’ultimo periodo, la Supercoppa e le fatiche di Coppa Italia. Perché un derby è sempre un derby e chi pensa di passeggiare sui resti del Milan non ha capito proprio nulla.

Perché forse avete dimenticato il derby di Coppa Italia con un Milan in crisi di qualche anno fa, dove in porta c’era il fratello di Donnarumma. Con Joao Mario in campo che calcia in curva un pallone da spingere in rete da zero metri ed un gol annullato a Ranocchia. Doveva essere una passeggiata e siamo riusciti nell’impresa di farci eliminare.

Guai a sottovalutare la partita, sarebbe autolesionistico  e profondamente superficiale.

Siamo nelle condizioni di farlo? Direi proprio di no, a maggior ragione in virtù del fatto che l’Inter, a differenza del Milan, arriva dalla sfida di Coppa Italia contro l’Atalanta che ha comportato un dispendio di energie psicofisiche non indifferenti. E più volte abbiamo dimostrato di non saper reggere tre gare in una settimana. Guai a pensare ad una passeggiata perché sarà tutto tranne che una gara facile. Loro cambieranno impostazione tattica e modulo e di conseguenza bisognerà studiarla bene e avere pazienza.

Questione Skriniar: ho molto apprezzato la presa di posizione della Curva Nord di non esporre striscioni contro il difensore. In questi casi bisogna ragionare nel medio periodo, essere freddi e calcolatori. Te lo impone il calcio moderno con tutte le sue storture. Da qui alla fine sarà una risorsa da sfruttare al massimo, poi ci sarà tempo e modo per sviscerare la questione. Poi ovviamente ognuno sarà libero di fare quello che vuole ma considerato che ci va di mezzo in primis la squadra magari aspettiamo tempi migliori.

Nessuno vuole dettare regole di comportamento ma semplicemente dare un consiglio su ciò che è meglio per l’Inter. Perché alla fine ciò che viene prima di tutto è il bene della squadra e spesso lo dimentichiamo facendoci trasportare dal pathos.

Nel frattempo teniamo alto l’umore, perché c’è da essere fiduciosi: come ha ricordato Inzaghi l’Inter è l’unica squadra italiana in corsa per tutti gli obiettivi stagionali e, al momento, ad aver portato a casa un trofeo. E c'è una doppia sfida col Porto tutta da giocare dopo aver superato un girone di ferro. Al momento del sorteggio nessuno avrebbe scommesso un euro sul passaggio del turno dell'Inter. Non sarà come vincere il campionato, visto l’andamento del Napoli, ma per i tempi che corrono con una proprietà che non mette un euro da almeno due anni, non è male.