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Inzaghi e la ‘fobia’ del giallo: le sostituzioni il tormento del tecnico. Un dato emblematico

Gianni Pampinella

Anche contro l'Udinese sono finiti sotto la lente i cambi del tecnico nerazzurro

Della brutta sconfitta con l'Udinese, negli occhi dei tifosi nerazzurri c'è quella strana doppia sostituzione arrivata alla mezz'ora del primo tempo. In quel momento Simone Inzaghi aveva deciso di cambiare i due ammoniti Bastoni e Mkhitaryan. Una scelta che non ha sortito nessun effetto in quel momento. I cambi, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, sono il tormento dell’Inzaghi interista. "Da quando siede sulla panchina interista Inzaghi ha affrontato in A 45 partite e ha già toccato quota 221 sostituzioni. Ma di quelle 221 sostituzioni totali, ben 43, quasi un quinto, hanno coinvolto giocatori precedente ammoniti. Ma oltre ai cambi troppo istintivi alla mezzora, ieri hanno spiazzato anche quelli successivi, più ponderati, nella ripresa. Come sempre non hanno portato a un cambio di spartito a concerto in corso, visto che il modulo è rimasto tale e quale".

"Stavolta hanno pure aggiunto un po’ di confusione nelle posizioni. Nel totale, quattro sostituzioni su cinque a trazione difensiva, un messaggio che trasuda paura. Il contrario di ciò a cui aveva abituato la prima Inter inzaghiana che era bella e sfacciata nella sua voglia di spingersi avanti. Il lontano 5 febbraio è storia: il derby del Giroud-bis e di Calha-Perisic fatti uscire sul più bello hanno segnato la stagione passata. Nella svolta che il mondo Inter ora chiede all’allenatore c’è quindi la ricerca di più inventiva e ardore a gara in corso. Tra l’altro, Simone in passato ha dato prova di averne. Un esempio? L’anno scorso azzardò una quadrupla sostituzione col Sassuolo in trasferta al 59’ e la ribaltò così. Con zero prudenza e coraggio moltiplicato per quattro".

(Gazzetta dello Sport)