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Possesso, Calhanoglu, fasce mobili: Inter, parte la rivoluzione Inzaghi

Matteo Pifferi

Oggi parte ufficialmente, anche se con un'amichevole, l'era Inzaghi all'Inter: ecco come cambieranno i nerazzurri

Oggi parte ufficialmente, anche se con un'amichevole, l'era Inzaghi. L'Inter esordirà contro il Lugano nel primo test match in vista dell'inizio della Serie A, lontano ancora più di un mese. Ma il nuovo tecnico vuole subito risposte.

Modulo nuovo

Il passaggio da Conte a Inzaghi è stato dettato anche dalla continuità tattica: il 3-5-2 è un must per entrambi ma, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, c'è una differenza importante. "Conte puntava molto sull'intensità, in ogni zona del campo: qualità e furore, palla riconquistata, e subito verticalizzazione a cercare Lukaku. Inzaghi, invece, predilige il possesso palla nella metà campo avversaria", si legge sul quotidiano che sottolinea come il tecnico piacentino abbia imposto alla Lazio un modo di giocare chiaro e definito, con un fraseggio veloce palla a terra e occupazione degli spazi.

Inzaghi il pacificatore

Sempre secondo La Gazzetta dello Sport, l'Inter ha scelto Inzaghi anche per le virtù di pacificatore, dopo la complicata gestione Conte. L'ex Lazio, dopo anni con Lotito, ha saputo forgiare il suo carattere ricevendo l'etichetta di aziendalista ma non è di certo uno "yes man". Inzaghi continua a dare indicazioni sul mercato e non si limita ad attendere ciò che arriverà, nonostante i tempi difficili portino a pensare diversamente.

Effetto Calha

Inzaghi, poi, può contare su Calhanoglu. Non oggi, perché il turco è testimone di nozze per il matrimonio del fratello, ma l'ex Milan è un'arma in più anche per i calci da fermo. "Simone da Hakan si aspetta soprattutto assist vincenti in stile Luis Alberto, e calci piazzati letali. Da fermo", si legge su La Gazzetta dello Sport.

Importanza delle fasce

Infine non si può non ribadire l'importanza delle fasce nell'idea tattica di Inzaghi. Il tecnico si aspetta rinforzi dal mercato, inevitabili dopo l'addio di Hakimi. A destra, in attesa di riscontri, potrebbero risalire le quotazioni di Darmian, che della duttilità ha fatto un mestiere. A sinistra, invece, Dimarco e Perisic sono, al momento, le opzioni più probabili. Ciò che cambierà rispetto a Conte è il fatto che Inzaghi farà ruotare gli esterni a disposizione, visto che non ci saranno titolari inamovibili.