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Perisic, stagione da 10. Numeri costanti, ma qualcosa è cambiato. Inter, ne vale la pena

Eva A. Provenzano

Il giocatore croato è a Milano da diversi anni: quest'anno ha fatto una stagione super ma nei numeri ha fatto sentire la sua presenza

Sembra una novità ma in fondo non lo è. Ivan Perisic ha segnato due gol consecutivi nelle due ultime gare di campionato e non succedeva dal 2019. Da quando è arrivato all'Inter, nella stagione 2015-2016, il suo rendimento - stando a numeri di presenze, assist e gol - è molto simile. Insomma, il croato c'è sempre stato e ha sempre dato il suo contributo agli allenatori che si sono succeduti in panchina. È arrivato in nerazzurro nell'anno di Mancini e c'era nell'anno dell'avvicendamento de Boer-Vecchi-Pioli. Ha poi lavorato con Spalletti, Conte, fino a Inzaghi.

Basta guardare ai gol segnati, agli assist fatti, alle presenze per vedere che il calciatore una continuità nel tempo e nello spazio nerazzurro ce l'ha da sempre e quella che sta per finire è solo l'ultima delle stagioni in cui i suoi numeri sono tornati. Nel dettaglio questo è il rendimento del giocatore nella sua avventura all'Inter.

2015-2016: in Serie A 34 presenze, 7 gol e 5 assist; in Coppa Italia 3 presenze, 2 gol e 1 assist;

2016-2017: in Serie A 35 presenze, 11 gol e 9 assist; in Coppa Italia 1 presenze e 1 assist e in EL 5 presenze.

2017-2018: in Serie A 37 presenze, 11 gol e 11 assist; in Coppa Italia 2 presenze;

2018-2019: in Serie A 34 presenze, 8 gol e 4 assist; in Coppa Italia 1 presenza e 3 assist; in CL 6 presenze, in EL 4 presenze, 1 gol e 1 assist;

2019-2020: prestito al Bayern Monaco. 35 presenze totali, 8 gol e 10 assist e ha vinto in tutte le competizioni;

2020-2021: in Serie A 36 presenze, 4 gol e 5 assist; in Champions League 6 presenze e 1 gol e in Coppa Italia 4 presenze.

2021-2022: stagione in corso, finora in Serie A 32 presenze 7 gol e 6 assist; in CL 8 presenze e 1 assist; in Coppa Italia 4 presenze e 1 assist, 1 presenza in Supercoppa.

Sicuramente in questa stagione Ivan si sta dimostrando più determinante che nella scorsa, quella dello scudetto. Ma quello che è cambiato soprattutto è l'atteggiamento rispetto al passato: è diventato un leader, incoraggia i compagni, gli parla - da quello che si vede sul campo - suggerisce, spinge, va all'assalto. Chissà quanto questo suo modo di essere e mostrarsi possa fare anche effetto nello spogliatoio, al di là delle telecamere. Mostruoso, generoso, su tutta la fascia sinistra: lo si trova in avanti a proporsi o all'indietro a dare una mano in difesa. Un esterno a tutta fascia e a tutta birra, un ruolo che è cambiato nel tempo, che Conte lo ha convinto a fare e che quest'anno ha interpretato intensamente. Se si è tanto sentita l'assenza di Brozovic in certe partite, la presenza del suo connazionale si è vista eccome in tante altre.

Questa potrebbe anche essere, dopo 7 anni a Milano, la sua ultima in maglia nerazzurra. Il suo contratto è in scadenza. Quando a gennaio è arrivato Gosens si pensava ad un sicuro addio, ma se c'è qualcuno che il rinnovo con l'Inter se lo è meritato sul campo quello è proprio Perisic che zitto zitto è lì da anni a conquistarsi la fiducia degli interisti. Da qualche tempo lo reputano imprescindibile. Le parti si verranno incontro perché c'è la volontà di continuare insieme, ma se ci fosse qualche piccolo ostacolo verso la firma (magari sulla durata del contratto) la società potrà guardare ai numeri, all'evoluzione, alla continuità nel tempo di Ivan, alla forza motrice che è diventato. E ricordarsi che ne vale la pena.

*elaborazione dati transfermarkt