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SOS Barella: la benzina è finita, ma per Inter e Nazionale è imprescindibile

Fabio Alampi

Il centrocampista classe '97 appare in debito di ossigeno da alcune partite, ma nessuno può fare a meno di lui

Il Barella visto ieri sera in Nazionale non è di certo stato il miglior Barella di sempre: il centrocampista dell'Inter, complice anche una condizione fisica non perfetta, è apparso stranamente impreciso e meno impetuoso del solito, confermando il suo periodo di appannamento già emerso in nerazzurro. Imprescindibile sempre e comunque, in campo anche se non al 100%: troppo importante, per l'Inter come per la Nazionale. Il suo è un vero e proprio paradosso: ha bisogno di riposare per recuperare energie, ma nè Inzaghi nè Mancini possono e vogliono fare a meno di lui.

Segnali inequivocabili

Che Barella sia "in apnea" ormai da qualche settimana è sotto gli occhi di tutti: le sue prestazioni, seppur sempre quanto meno sufficienti, non sono ai livelli di eccellenza ai quali ci ha abituati. I segnali di stanchezza sono evidenti, e anche Inzaghi e Mancini lo hanno notato: contro il Milan una sua sbavatura ha causato il calcio di punizione dal quale è scaturito il pareggio rossonero, ed è uscito dal campo dopo poco più di un'ora di gioco; ieri in Nazionale ha giocato in condizioni precarie, stringendo i denti fino al 70' per poi essere sostituito. Eppure, nè il tecnico dell'Inter nè il ct azzurro sono riusciti a fare a meno di lui dall'inizio.

Quando potrà rifiatare?

L'unico modo per ritrovare brillantezza, inutile dirlo, è riposare, saltando qualche partita. Tuttavia, considerando il momento della stagione e la generosità di Barella, l'ipotesi di vederlo ogni tanto in panchina appare qualcosa di altamente improbabile: l'Italia si gioca la qualificazione al Mondiale 2022, e una volta terminata la sosta per la Nazionali l'Inter affronterà Napoli in campionato e Shakhtar Donetsk in Champions League, due sfide delicatissime e già decisive per i nerazzurri. Impensabile che Inzaghi o Mancini possano rinunciare a lui proprio ora: a Barella il difficile compito di gestirsi.