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Zhang rompe gli indugi: pronti 10 milioni all’anno per Conte o Simeone. Cholo in pole?

Riccardo Fusato

Zhang Jindong sembra abbia rotto gli indugi per quanto concerne il capitolo allenatore

Zhang Jindong sembra abbia rotto gli indugi per quanto concerne il capitolo allenatore ed è pronto a fare un'offerta a cui non si può rifiutare per cercare di convincere Diego Simeone o Antonio Conte. E l’Inter non si tirerà indietro. In particolare, nelle ultime ore è ripartita concretamente la caccia al Cholo, pista sulla carta oggi più semplice rispetto a quella che porta all’ex c.t. azzurro, se non altro per i fantastici rapporti che intercorrono da sempre fra l’Atletico Madrid e il tecnico argentino. Insomma, se Simeone manifestasse il desiderio di affrontare una nuova esperienza, non dovrebbe di certo mostrare i muscoli per ottenere il via libera: troppo forti amore e rispetto reciproci. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, la soceità nerazzurra sembrerebbe ormai pronta a mettere sul tavolo un contratto quinquennale da circa 10-11 milioni di euro a stagione, cifre pagate solo a José Mourinho da queste parti. Soldi, continuità di lavoro e poteri importanti anche a livello di mercato: un progetto stimolante sia per Simeone sia per Conte.

D’altronde, l’anno prossimo l’obiettivo Champions non potrà essere fallito: nell’Europa che conta 2018-2019 entreranno infatti direttamente quattro squadre italiane, ed è evidente che restarne fuori equivarrebbe a un vero e proprio disastro sportivo generale; va dunque messo al timone un Capitano in grado di garantire il traguardo minimo senza rischi, per poi guidare in sicurezza il vero e proprio decollo verso i vertici del calcio internazionale. E Simeone e Conte sono da sempre i nomi in cima alla lista di Piero Ausilio. Proprio la Gazzetta aveva rivelato il contatto diretto fra i nerazzurri e il tecnico leccese nello scorso autunno, quando De Boer era già in piena crisi e Conte sembrava essere vicinissimo alla rottura con il Chelsea: le parti erano a un passo dal sì, poi i Blues iniziarono a macinare vittorie su vittorie, e la «bufera» su Londra passò.

(Gazzetta dello Sport)