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ESCLUSIVA Moriero: “Inter, Conte migliore al mondo. Sogno Allan. Uefa 98? Prima di entrare dissi a Simoni…”

Marco Macca

Ci racconta in particolare com'era Ronaldo in quei giorni? Come ha vissuto la sua vigilia?

Ma noi eravamo tutti molto allegri, lui per primo insieme a Zanetti. La nostra forza era proprio questa. Tranne il capitano (in quella partita, Pagliuca, ndr), che ne aveva viste tante e che per questo ci teneva tanto a rivincere un'altra coppa, noi eravamo molto sereni. Una squadra di 'sudamericani', dentro e fuori dal campo. Poi, comunque, c'era il nostro pubblico che ci trascinava. Quando sono sceso in campo a Parigi e ho visto tutti quei tifosi, le gambe andavano da sole. Era un calcio bello, pulito.

Quella è stata una notte che rimarrà nella storia del calcio anche per il suo gol. Cosa ha provato quando lo ha visto compiere quella giocata contro Marchegiani?

Io e Ronie riuscivamo a capirci a vicenda. Basti pensare al gol che gli feci fare in quel famoso derby contro il Milan (gol in pallonetto di Ronaldo a battere Sebastiano Rossi, ndr). Ma quello era il mio mestiere. Riuscivo sempre a trovare lo spazio e a lanciarlo con le mie giocate. Lui quando veniva lanciato in velocità era imprendibile. Poi, si è trovato di fronte a Marchegiani e ha fatto 3-4 finte. Ronie era quello. Poi, a risultato al sicuro, ha cominciato a fare il Fenomeno, non lo prendevano più. E' stata un'annata incredibile. La Lazio non era una squadretta, ma quell'anno l'Inter era superiore a tutte le squadre...

Anche alla Juve?

Ma sì. Abbiamo sempre comandato quel campionato. Lasciamo perdere le polemiche, ma quell'Inter meritava qualcosa di più.

Ha mai più rivisto un giocatore fare le cose che ha fatto Ronaldo al Parco dei Principi? Domanda d'obbligo dato che siamo nell'era di Messi e CR7...

No, no, no. Era una cosa differente. Io ho avuto la fortuna di giocare anche con Baggio. Loro in partita facevano delle cose incredibili. Ronie le faceva a una velocità supersonica, perché era potente, fantasioso, molto concreto. Cercava sempre il gol, sempre sempre di vincere. Quelle cose non le ho mai riviste, rimarranno nel mio cuore e penso che non le rivedrò mai più. Le cose che ha fatto Ronaldo, in allenamento e in partita, penso che poi abbiano avuto la fortuna di vederlo.

NELLA PAGINA SUCCESSIVA, L'ANALISI DI MORIERO SUL MOMENTO ATTUALE DELL'INTER

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