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Mourinho: “Partita mille, era speciale. Avevo paura di perdere. Ho corso come un bimbo”

DAZN

L'allenatore giallorosso ha parlato dopo la vittoria della sua corsa sotto la Sud e della sua millesima gara da tecnico

Eva A. Provenzano

José Mourinho, dopo la vittoria sul Sassuolo da parte della sua Romaall'ultimo respiro, ha parlato ai microfoni di Dazn e ha spiegato:

-Lei quando fa una corsa è un momento speciale, lo ha fatto per Siena-Inter, per il Porto, stasera. Perché è così speciale questa vittoria? 

Perché durante la settimana sono stato bugiardo con me stesso nel dire a tutti che non era una gara speciale, ho cercato di convincere anche me stesso. Ma lo era, lo è, perché è un numero speciale per me, la mille e me la volevo ricordare fino all'ultimo giorno della mia vita così. Non volevo una sconfitta, avevo una paura tremenda di ricordarmela con una sconfitta. È stata una sensazione incredibile. Poteva finire anche sei a sei. Potevano vincere anche loro, come noi. Per chi non tifa per le due squadre una partita straordinaria. Oggi non ho avuto la mia età ma sono tornato bambino, è stata la corsa di un bimbo. Mi sono scusato con gli avversari, hanno fatto una gara fantastica, potevano vincere e non potevo dire nulla. 

-Partita record, cinque su cinque...

Anche le mille partite l'ho saputo quando ne mancavano 6-7. Sono contento per i tre punti, per la mentalità. Ma non posso dimenticare Dionisi oggi: ha un feeling speciale con i suoi giocatori. Ha una base buona ereditata da De Zerbi e io sapevo questo quando ho iniziato a studiarli. Sono tre punti che abbiamo conquistato e che sono molto importanti. Ma io non posso dimenticare Dionisi questa sera, forse il loro allenatore ha deciso lui di farmi questo regalo nel giorno della mia millesima panchina. Fate parlare lui che deve tornare a Sassuolo. 

(Fonte: DAZN)

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