parola al tifoso

Ancora il Trabzonspor dopo 28 anni esatti!

di Danilo Antonio Ferrari Era mercoledì 14 Settembre del 1983 e l’Inter di Gigi Radice, dopo aver perso tre giorni avanti,  la prima partita di campionato in casa contro la Sampdoria di Travor Francis, Liam Brady e Roberto Mancini, era...

Alessandro De Felice

di Danilo Antonio Ferrari

Era mercoledì 14 Settembre del 1983 e l’Inter di Gigi Radice, dopo aver perso tre giorni avanti,  la prima partita di campionato in casa contro la Sampdoria di Travor Francis, Liam Brady e Roberto Mancini, era impegnata in terra turca contro una squadra semisconosciuta, tale Trabzonspor!Era la gara d’andata dei 32esimi di finale di Coppa Uefa edizione 1983/84 e l’Inter dei vari Zenga, Bergomi, Baresi, Hansi Mueller, Beccalossi (che non giocò)  e lo sfortunato Ludo Coeck, perse 1-0, subendo un gol nel finale della gara.Per fortuna i nerazzurri rimediarono al ritorno, vincendo una pessima gara per 2-0 con gol di Altobelli su rigore e raddoppio a 5 minuti dalla fine di Collovati, dopo che i turchi furono costretti a giocare parte della partita in 10 uomini per l’espulsione di un giocatore dal nome impronunciabile e dopo un arbitraggio discutibile.Per uno strano scherzo del destino esattamente dopo 28 anni ed ancora di mercoledì 14 Settembre l’Inter ritrova sulla sua strada il Trabzonspor che questa Champions League non doveva neppure giocarla. E’ quasi impossibile che questa squadra inizialmente nemmeno destinata a giocare la Champions poi la vinca, ma il beffardo destino nella stagione 2006/2007 ne ha premiata un’altra di squadra inizialmente esclusa dalla Champions e poi ripescata per mano di qualche Santo…….. (ogni riferimento al Milan è puramente voluto).Sulla carta la partita non dovrebbe rappresentare chissà quale ostacolo per i nerazzurri, ma i turchi meritano attenzione. Sono estremamente gasati e combattivi ed avranno al seguito migliaia di tifosi come qualche anno fà  quando San Siro fù invaso da pittoreschi, spettacolari nonché rumorosissimi tifosi turchi del Fenerbahce.Il cammino per arrivare alla Champions League è lunghissimo ed il primo ostacolo per l’Inter è il girone di qualificazione tutt’altro che agevole e molto, molto più impegnativo di come è stato dipinto da tutti i giornali il giorno dopo il sorteggio.Paradossalmente sono stati più fortunati i nostri cugini che, Barcellona a parte, dovranno confrontarsi con due squadre abbordabilissime: insomma, magari il Milan non vincerà il girone, ma il secondo posto è assicurato.L’Inter, al contrario, anche se favorita, dovrà vedersela con squadre tutt’altro che agevoli e che soprattutto in casa loro sono poco inclini a lasciare punti. Oltre al Trabzonspor, del quale è già stato scritto, c’è il CSKA Mosca che è una squadra che ogni anno, in Champions League fa la sua bella figura e non è la prima volta che accede agli ottavi di finale se non addirittura ai quarti di finale come nel 2009/2010. E poi in questo periodo della stagione le squadre nordiche vanno a mille avendo da tempo iniziato il campionato.E poi i Campioni di Francia del Lilla, squadra francese e come tale non da considerare “l’ultima arrivata”. L’entusiasmo della squadra transalpina sarà a mille e da un punto di vista tecnico il Lilla è un’ottima squadra e non dimentichiamoci che spesso il calcio francese ha messo in enorme difficoltà quello italiano.Anche il calendario non ci è particolarmente agevole: la partita casalinga con il Trabzonspor ci obbliga subito a vincere perché dopo abbiamo due trasferte consecutive contro il CSKA Mosca e poi a Lilla. Certo che se l’Inter fa nelle prime tre partite 5/7 punti la qualificazione può diventare agevole, ma se parte con il piede sbagliato sarà costretta a dare il 100% nelle ultime tre partite con il rischio di giocarsi la qualificazione nell’ultima partita casalinga contro il CSKA Mosca, magari pure alla ricerca di punti-qualificazione.Insomma niente allarmi per carità. Siamo l’Inter. Ma attenzione. Ciò che sembra secondo i soliti nostri detrattori (Tuttosport e Sportmediaset tanto per citare i più noti) una passeggiata di salute, può essere, in realtà, un cammino irto di difficoltà ed imprevisti.Più forti di tutto e di tutti. Forza Inter!!!

Danilo Antonio Ferrari