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Barella leader tecnico ed emotivo dell’Inter. Crescita impetuosa: com’è lontana la notte di Dortmund

Il centrocampista dell'Inter è stato protagonista di un'altra prestazione eccellente condita da un altro gol che ha sbloccato la gara

Andrea Della Sala

Un'altra prestazione esaltante per Nicolò Barella che continua a esprimersi su livelli altissimi e per lui si sprecano complimenti e paragoni eccellenti. Tardelli, Marchisio, Conte... Ma si può dire che il centrocampista dell'Inter è unico.

Come sottolinea La Gazzetta dello Sport"Un centrocampista completo, capace di aggredire il portatore di palla con forza e un attimo dopo rifinire con dolcezza l’ultimo passaggio a ridosso dell’area di rigore. Lo vedi ovunque, generoso e indemoniato: va senza palla non appena trova un corridoio in cui infilarsi, ma poi si abbassa per costruire l’azione, offrendo lo scarico a un compagno. E va in raddoppio, soffoca le linee di passaggio costringendo spesso l’avversario a consegnargli il pallone. E adesso fa anche gol, con una facilità disarmante, come un attaccante aggiunto. Per capirci, tra i centrocampisti italiani nati dal gennaio 1997 in poi, solo lui e Federico Chiesa sono risultati decisivi in almeno 25 gol in Serie A. Con la rete di ieri Nicolò è arrivato a quota 11, mentre il conto degli assist è “fermo” a 14. Barella per molti anni è stato vittima di un equivoco. Troppo spesso si è esaltato il lavoro di rottura, ma Nicolò è molto di più".

Scordata ormai la notte di Dortmund. Barella è un tesoro nazionale

"Come è lontana la notte di Dortmund della passata stagione. Quella fredda serata di novembre segnata dal ribaltone subito dall’Inter, che a conti fatti costò l’eliminazione dalla Champions. Lì Conte si sfogò tirando in ballo la poca esperienza dei suoi giovani migliori. Sono passati 15 mesi, ma sembra una vita. Nel frattempo Nicolò è diventato leader tecnico ed emotivo della banda Conte, trascinando la squadra in Europa League, incensato anche dalle parole di Lukaku. È diventato papà per la terza volta, si è tatuato addosso l’azzurro della Nazionale e nelle gerarchie contiane si è inserito nel gruppo esclusivo degli insostituibili. Con buona pace di chi pensava che fosse stato pagato troppo: oggi Barella è un tesoro nazionale", chiude il quotidiano.

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