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Bellinazzo: “Suning ‘sponsorizza’ Modric? Perez non può farci niente. Inter al sicuro, il fatturato…”

Redazione1908

Ecco allora che potrebbero essere messe in atto strategie commerciali da parte di Suning: proprio quelle che preoccupano Florentino Perez. È evidente che Suning non può immettere direttamente risorse nell’Inter per coprire l’operazione. Ma anzitutto può contribuire a incrementare le entrare commerciali del club con contratti di proprie società “correlate”. Questi contratti di sponsorizzazione sono stati e potranno essere molto utili per mettere benzina nel motore nerazzurro. Il Real Madrid può denunciarle l'Inter alla Uefa, ma i nerazzurri restano inattaccabili nel limiti del cosiddetto fair value. E al momento sembrano avere più un effettivo valore di mercato i contratti di sponsorizzazione “interni”  Suning-Inter rispetto a quelli, tanto per fare un esempio, Psg-Qatar.

Ma probabilmente, a turbare i sonni di Florentino sono i contratti di sponsorizzazione commerciale individuale che Suning potrebbe garantire a Modric assoldandolo come proprio testimonal a livello internazionale.Per questi proventi potrebbero esserci le condizioni in Italia per applicare l’imposta forfettaria di 100mila euro all’anno. La stessa, introdotta dalla legge di Stabilità 2017, di cui beneficerà Cristiano Ronaldo.

Anche per Modric tutti i guadagni fatti all’estero (dividendi di società, proventi immobiliari o legati allo sfruttamento del diritto di immagine) anziché subire la tassazione standard, a cominciare da quella con aliquota al 43% per i redditi di persona fisica, possono essere liquidati al Fisco con la mini-tariffa. Si dovrà trattare però di pubblicità fatte all’estero, senza un collegamento con il territorio italiano, che al contrario farebbe scattare la tassazione normale.

Ma su questo, come per CR7, è facile immaginare che i consulenti chiariranno tutto preventivamente con l’agenzia delle Entrate per non incorrere in brutte sorprese come avvenuto in Spagna. Ma denunciando questa prassi alla Uefa Florentino potrà fare ben poco, visto che la legislazione fiscale resta nella sovranità nazionale. Verrebbe da dire per il calcio spagnolo ripensando alla “legge Beckham” e alla loro aliquota Irpef agevolata del 23% applicata negli anni Duemila, che chi di Fisco ferisce di Fisco rischia di perire.

(Goal.com)

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